31 dic 2007

Filetti di triglia saltati con topinambur e anice stellato

Lo ammetto sono un divoratore di pesce, li mangerei in qualsiasi modo, cotti, crudi, al volo, conditi, freschi, ghiacciati, per questo motivo probabilmente mi piace provare sperimentare gli abbinamenti e tra i vari tentavi ho visto che le triglie ben si sposano con i carciofi, per logica conseguenza ho sempre pensato che lo stesso vale per quei fantastici tuberi che corrispondo al nome di topinambur.

Ho quindi pensato di preparare questo piatto semplice e veloce, ma ricco di gusto. Il sapore delle triglie sembra nato apposta per fondersi con il metallico dei carciofi / topinambur. L’anice stellato inoltre impreziosisce la preparazione col suo gusto fresco e profumato, già in passato lo avevo abbinato alle triglie con lo zenzero.

Questo piatto l’ho preparato nei giorni scorsi come secondo, ma volendo può essere presentato come antipasto, oppure fissando ogni filetto ad una fetta di topinambur con uno stuzzicadenti possono diventare un gustoso e particolare fingerfood.

Ecco quindi la ricetta per preparare queste ottime triglie con topinambur e anice stellato.

Ingredienti x 2 persone

200 gr di topinambur
200 gr di filetti di triglia
3 cosi di anice stellato (come si chiamano?)
Vino bianco secco (io ho usato un buon chardonnay)
Sale e Pepe
Olio extra vergine di oliva

Pelare e lavare i topinambur quindi tagliarli fette spesse 3 o 4 millimetri. In una padella versare un cucchiaio d’olio evo, sistemare i topinambur e l’anice stellato, far cuocere per circa un minuto, bagnare con il vino bianco e far andare per 5 minuti, a questo punto sposate su di un lato della padella i topinambur e aggiungere i filetti di triglia con la parte squamosa rivolta verso il fondo, aggiustare di sale e pepe e continuare a cuocere per 3 minuti.

Sistemare quindi nei piatti mettendo sopra ogni fetta di topinambur un filetto di triglia.

Buon appetito a tutte e tutte, e visto che è l’ultima ricetta del 2007 che pubblico vi mando il mio più grande augurio di un felicissimo anno nuovo, che sia un 2008 ricco di gioia, pace e serenità.

30 dic 2007

Il cocktail del sabato: la ricetta del Mer du Sud


Anche questo sabato ho posticipato il cocktail al tardo pomeriggio, l'idea era quello di preparare drink che andasse bene anche per la serata del 31, per festeggiare l'ultimo dell'anno. La scelta del candidato questa volta è stato semplice, la vedo come un omaggio ad un amico francese conosciuto tramite il blog, Jean, mi ha regalato un bellissimo libro francese sui cocktail , ho quindi scelto questo long drink, il (le) mar du sud, un drink profumato dal bellissimo colore verde smeraldo che ci fa volare col pensiero nelle stupende isole dei mari del sud. E poi il verde ci ricorda anche i colori del Natale.

Ecco quindi la ricetta per per preparare questo ottimo longdrink il (o le ) mar du sud

Ingredienti

1 parte di Cointreau
1 parte di succo d'ananas
1/4 di Blu di Curacao
Ginger Ale
ghiaccio

Versare nello Shaker il Cointreau, il succo d'ananas, il blu di curacao e il ghiaccio, agitare vigorosamente e versare filtrando il ghiaccio in un bicchiere alto, completare quindi con il ginger ale. Eventualmente decorare con un alkekengi (o phisalys)

Se vi interessano altri cocktail a questo link tutti quelli che ho postato finora.


Buona aperitivo e Buon anno (happy new year)

Grazie Jean !!! buon 2008!!!

Ecco ora la versione della ricetta in francese.

Le Mer du Sud

1 dose de Cointreau
1 dose de jus d'ananas
1/4 dose de curacao bleu
Ginger Ale
Glace
Shaker

Verser quattre glacons dans le shaker, puis le curacao, le Conitreau et le jus d'ananas. Frapper, passer dans un grand verre droit. Compléter de ginger ale.

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28 dic 2007

insalata di gamberi al vapore di arancia e avocado

Mi è sempre piaciuto l’abbinamento avocado – gamberi, una delle prime ricette che ho pubblicato se ben ricordo son state proprio le barchette di avocado con in gamberi; probabilmente è anche più salutare che il solito abbinamento con la salsa rosa, così la sera della vigilia ho preparato questa semplice ricetta, aggiungendo anche il profumo di aranci ai gamberi ovvero p”profumando il vapore con un po’ di succo e le bucce (ovviamente vanno lavate prima).

L’abbinamento è ottimo e fresco, il prezzemolo di per se non necessario serve essenzialmente a colorare ulteriormente il piatto, se vi pia e il gusto croccante si potrebbe aggiungere, come variante, del sedano molto fresco tagliato a brunoise.

Il piatto può essere servito sia come antipasto, sia come secondo aumentando un po’ le dosi. IO utilizzato dei gamberi argenti surgelati, sicuramente con quelli freschi viene ancora più gustoso.

Ecco quindi la ricetta per preparare questa ottima insalata di gamberi al vapore di arancia e avocado.

Ingredienti per due persone

1 avocado (beh in realtà metà avanza)
½ arancio
300 gr di code di gambero medie
Un limone
Un cucchiaio di prezzemolo tritato
Olio extra vergine di oliva
Sale & Pepe

Tagliare a metà l’avocado, togliere il nocciole, aiutandosi con cucchiaio levare la polpa di metà avocado facendola a pezzi e disporla in una bull, versarci il succo del limone in mondo che non annerisca.

Versare il succo di metà arancia in una pentola, per cuocere al vapore i gamberi, insieme a due o tre dita di acqua, aggiungere anche le bucce (sono ricche dell’olio essenziale), sistemare quindi sopra la pentola l’attrezzo (o anghesu) per il vapore oppure un passino abbastanza largo da coprire il diametro della pentola, sbucciare le code di gambero e sistemarle all’interno del passino, coprire il tutto con della carta stagnola, lasciando un piccolo foro per l’uscita di parte del vapore. Far cuocere quindi per circa 3 o 4 minuti i gamberi al vapore. Una volta cotti aggiungerli all’avocado, versare il prezzemolo tritato, regolare di sale e pepe e condire con olio. Servire al centro del piatto.

Buona appetito a tutte e tutti con questo fresco antipasto.

Aggiornamento del 15 Gennaio 2008

Ho notato che varie persone han tradotto in inglese questo post tramite Bablefish, ora a me la traduzione sembra un po' ridicola ma sarà ... ad ogni modo "ai posteri l'ardua sentenza". Per semplificare le cose, e riderci un po' su aggiungo la traduzione con bablefish:

Me it is always piaciuto l’abbinamento avocado – gamberi, one of the first prescriptions that I have published if very memory son been just the small boats of avocado with in gamberi; probably he is also healthier that the usual coupling with the sauce rose, therefore the evening of the eve I have prepared this simple prescription, adding also the orange scent to the gamberi that is p”profumando the vapor with a po’ of juice and the peels (obviously go washed before).


L’abbinamento is optimal and fresh, the prezzemolo of for if not necessary essentially serves to ulteriorly color the plate, if you devout and the croccante taste it could be added, like varying, of the sedano much coolness cut to brunoise.


The plate can be served is like appetizer, is like second increasing a po’ the doses. Used I of gamberi silver it deeps freeze to you, sure with those freschi comes still more gustoso.
Here therefore the prescription in order to prepare this optimal insalata of gamberi for the vapor of orange and avocado.


Ingredients for two persons


1 avocado (beh in truth half is left over)

½ orange

300 gr of medium tails of gambero

A lemonA tritato spoon of prezzemolo

Extra oil vergine of oliveIt knows

Them & Pepper


To cut to half l’avocado, to remove the nocciole, helping itself with spoon to levare polpa of half the avocado making it to pieces and disporla in a bull, to pour the juice to us of the lemon in world that does not blacken.


To pour the juice of half orange in a pot, in order to cook to the vapor the gamberi, with to two or three water fingers, to add also the peels (they are rich dell’olio essential), to arrange therefore over the pot l’attrezzo (or anghesu) for the vapor or a enough wide child's step to cover the diameter of the pot, sbucciare the gambero tails and to arrange them all’interno of the child's step, to cover all with of the paper tinfoil, leaving a small l’uscita hole for of part of the vapor. To make to cook therefore for approximately 3 or 4 minuteren the gamberi to the vapor. Once cooked to add them all’avocado, to pour the prezzemolo tritato, regular of knows them and pepper and to flavor with oil. To serve to the center of the plate.


Good appetite to all and all with this fresh appetizer.

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27 dic 2007

Capesante alla griglia con tartufo nero su passatina di ceci

Alcune sere fa sono stato con alcuni colleghi a cena in un ottimo ristorante di sestri ponente, uno dei migliore di Genova, e ho assaggiato delle ottime capesante alla griglia su purè di patate, erano morbidissime e deliziose. Avevo quindi pensato di prepararle presto e l’occasione poteva essere la cena della vigilia, ovviamente non volevo copiare la ricetta, anche perché non l’avevo, ma elaborarla e l’occasione mi si è presentata quando la Fra mi ha detto che voleva preparare lo zimino (una tipica zuppa di ceci), ho quindi pensato di sostituire il purè con una passatina di ceci, volendo un omaggio a Fulvio Pierangelini anche se a esser precisi in Liguria l’abbinamento ceci pesci o crostacei esiste da secoli, da noi un gran piatto è per l’appunto la farinata con i bianchetti o con i rossetti .
L’abbinamento è risultato ottimo, le capesante cotte in questa maniera sono rimaste morbidissime, si scioglievano in bocca, io a differenza della fra ho aggiunto anche un po’ di tartufo, che ha ulteriormente impreziosito con il suo aroma la preparazione. Questo è stato l’antipasto con cui abbiamo aperto la cena della vigilia, una vera prelibatezza che consiglio a tutti di provare.

Ecco quindi la ricetta per preparare queste ottime capesante alla griglia con tartufo nero e passatina di ceci.

Ingredienti per due persone

10 capesante

Tartufo nero

1 scalogno

1 rametto di rosmarino

100 gr di ceci secchi

Uno spicchio d’aglio

Olio extra vergine di oliva

Sale & Pepe

Lasciare i ceci a bagna per tutta la notte, quindi cuocerli in acqua salata insieme all’aglio incamiciato e alle foglie di rosmarino per cinque minuti. Scolare conservando l’acqua, tritare lo scalogno e farlo andare in padella con un cucchiaio d’olio evo, sale e pepe, aggiungere i ceci e un mestolo della loro acqua, far cuocere per altri cinque minuti quindi passare il tutto al mixer. Aggiungere l’acqua di cotture fino a ottenere la consistenza desiderata, tenere al caldo.

Aprire le capesante e pulirle eliminando la sacca con la sabbia, nebulizzare poco olio sulla piastra di ghisa e quando bene calda cuocerci sopra le capesante sgusciate, un minuto per lato, salare e pepare.

Versar a specchio la passata di ceci nei piatti e sistemarci sopra le capesante grigliate, quindi tagliare alcune fettine di tartufo nero e sistemarle sopra la passata e le capesante.

Buon appetito a tutte e tutti con questo ottimo antipasto.


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Progetto preliminare per l'implementazione di un servizio di Auguri :-)

Dopo i giorni di festa oggi, ahimè, si rientra in ufficio chini sul fatturato... fortunatamente il rientro questa mattina è stato allietato da un'insolita mail di auguri, l'ho trovata divertentissima, un ottimo modo per far gli auguri che realmente rispecchia la situazione di molte aziende dove si producono quintali di documenti e si fanno progetti e pilota per il minimo soffio di vento... è così bella che ho pensato di postarla e se qualcuno non ne capisce lo spirito o la trova troppo arzigogolata .... beato lui!!! non deve vivere tutti giorni a inseguire documenti e progetti simili!!! :-)

Progetto preliminare per l'implementazione di un servizio di Auguri :-)

Definizione degli scopi.

Il presente documento è redatto nell'intento di creare un'infrastruttura adeguata alla fornitura di Auguri. Verranno definiti:

  • Le finalità degli Auguri.
  • L'infrastruttura necessaria a supportare le risorse destinate all'erogazione del servizio.
  • L'integrazione dei nuovi elementi architetturali con l'infrastruttura esistente presso il Cliente.
  • La definizione dei processi necessari all'erogazione del servizio Auguri tramite gli elementi qui sopra definiti.
  • Verranno descritte le procedure operative atte alla implementazione e all'integrazione del sistema, nonché definiti i processi operativi e di formazione del personale di competenza del Cliente.
  • Saranno accennati gli aspetti più critici relativi alla scalabilità della soluzione.
  • Aspetti legali dell'erogazione del servizio di Auguri.
  • Si fornirà una stima del materiale necessario e dei tempi necessari alla realizzazione del progetto, in modo da poter formulare una adeguata offerta economica.

Finalità degli Auguri.

Si definisce Augurio una espressione del desiderio o della speranza che ad altri accada qualcosa di positivo. Nell'accezione usata in questo progetto ci si riferirà alla variante della formula (augurale) usata in occasione di feste pubbliche o private. Nell'intento di soddisfare le esigenze del Cliente, particolare attenzione verrà posta alla implementazione degli Auguri erogati in determinate circostanze o periodi dell'anno (cfr: Natale)*.

Infrastruttura.

Nelle finalità perseguite dal presente progetto, si identificano alcuni tipi diversi di Auguri, ciascuno dei quali necessita di una piattaforma peculiare, e peculiari attività di implementazione, erogazione e fruizione. Gli Auguri presi in esame sono di tre tipi principali: orali, scritti e a mezzo email. Per ciascuno di essi il preliminare di progetto identifica le seguenti infrastrutture:

  • Orali: per gli auguri a voce è necessaria l'emissione di fonemi tramite l'apparato vocale. La piattaforma necessaria al servizio necessita quindi di una infrastruttura fisiologica in grado di supportare le funzioni richieste. Inoltre particolare cura dovrà essere osservata nella installazione e configurazione del sistema neurologico e cognitivo preposto alla comprensione ad articolazione del linguaggio, limitatamente alle sezioni: "Tante care cose." e "Se non ci vediamo più, Auguri eh.". Un caso particolare di Auguri a voce implica l'utilizzo dei sistemi di telefonia fissa, mobile o su rete a commutazione di pacchetto (VoIP). Trattandosi di un ulteriore strato del protocollo che è trasparente per l'utente, l'implementazione di tale layer esula dagli scopi del presente progetto.
  • Scritti: le piattaforme coinvolte nell'erogazione degli auguri scritti sono essenzialmente due. Il sistema neurologico e lessicale, che si sovrappone parzialmente al caso precedente, tranne che per le aree interessate, che prevedono l'utilizzo intensivo di alcune parole del tipo: "Sereno/i/e", "Felici/e", "Festa/e", "Nuovo Anno", ed il sistema grafologico a sua volta diviso nei due sottosistemi "a mano" o "stampato". Entrambi i sottosistemi implicano il corretto funzionamento delle infrastrutture scheletriche e manuali necessarie per apporre (almeno) uno scarabocchio definito "Firma" dalle relative RFC. Il sottosistema "a mano" coinvolge tutte le risorse adeguate a miscelare una serie di locuzioni comuni che costituiscono le primitive per il messaggio di Auguri che sarà erogato.
  • A mezzo email: si veda in tal senso il progetto sviluppato circa sei mesi fa e denominato "Invio di presentazioni PowerPoint a contenuto osceno". Le uniche differenze riguardano i destinatari, che nel caso di Auguri possono comprendere anche persone di sesso femminile, e il contenuto, spesso rappresentato da una GIF animata in cui l'icona pop "Babbo Natale" è intenta a attività relative alla consegna di doni oppure ad agitare il bacino vestita in modo sommario.

Integrazione.

Trattandosi di sistemi che fanno ampio utilizzo di infrastrutture già utilizzate per altri (inutili) scopi, l'impatto sulla struttura del Cliente è ridotto al minimo. Gli unici elementi da acquisire saranno appositi biglietti nel caso degli auguri scritti e/o stampati.

Erogazione del servizio.

Come già accennato nei precedenti paragrafi, gli Auguri possono essere erogati con mezzi diversi, ciascuno dei quali implica un differente utilizzo delle infrastrutture. Nel caso di Auguri orali, è necessario un contatto fisico e/o telefonico con il destinatario. Nel caso degli Auguri a mezzo scritto e/o stampato, si rende necessario l'utilizzo di sistemi e servizi di terze parti che provvedano al corretto instradamento e recapito del payload augurale. Si consiglia di utilizzare a tale scopo l'operatore Poste Italiane, che malgrado la bassa qualità del servizio, esercita un regime di monopolio di fatto. Per gli auguri a mezzo email, si possono sfruttare le strutture preesistenti presso il cliente, che in tal modo vedrà anche aumentare il ROI del sistema in suo possesso.

Aspetti operativi.

Gli aspetti operativi sono la parte più delicata dell'erogazione del servizio e ne rappresentano la parte esposta all'esterno. Pertanto verranno prese in esame le questioni relative alla gestione della sicurezza perimetrale del sistema Auguri, ed il modo in cui l'augurante si interfaccia con l'augurato.

Gli Auguri a voce sono la parte più critica in termini di risorse di sistema: la caratteristica prettamente seriale e personale, la necessità della presenza fisica e/o telefonica, la ristrettezza della banda a disposizione conseguenza del fatto che l'erogazione degli Auguri è destinata a pochissime persone contemporaneamente, fa sì che sia la più onerosa dal punto di vista dei costi di esercizio. Lo svantaggio è controbilanciato dall'efficacia maggiore rispetto agli altri sistemi, che hanno meno impatto sul target. Tale efficacia è inversamente proporzionale all'aspettativa di Auguri del destinatario del servizio.

Gli Auguri scritti hanno una buona efficacia e godono di un canale a banda maggiore rispetto al caso precedente. Malgrado il confezionamento dell'augurio sia comunque seriale, la separazione della procedura di preparazione da quella dell'erogazione aumenta l'efficienza del sistema. L'erogazione è prettamente parallela, essendo possibile la "delivery" simultanea di parecchi Auguri a più target diversi.

L 'ultimo caso, quello degli auguri via email, gode dell'ampiezza di banda maggiore, essendo il sistema definito da un protocollo completamente parallelo: sia il confezionamento che la "delivery" sono frutto di un singolo processo che scatena molti eventi contemporanei. Inoltre, l'aggiunta di un destinatario è un'operazione che pesa pochissimo in termini di risorse del sistema. Lo svantaggio è rappresentato dalla bassa efficienza: la maggior parte dei destinatari tende a cestinare il messaggio di Auguri senza neppure leggerlo, rendendo spesso vano l'intero processo. Alcune teorie, non ancora dimostrate, ritengono più efficaci verso i destinatari maschi i messaggi in cui l'icona pop "Babbo Natale" è impersonata da una giovane donna in abiti provocanti oppure vestita solo di orecchie da renna in feltro. In quest'ultimo caso, però, l'erogatore del servizio rischia di perdere visibilità a causa del basso rapporto segnale/rumore.

Formazione.

L'implementazione presso il Cliente del servizio in oggetto ha un basso impatto in termini di formazione del personale: si tratta solo di rimodulare gli skill già presenti in azienda, eventualmente integrati da un breve corso di cultura pop. Si consiglia di far visionare agli addetti i messaggi pubblicitari di televisione e carta stampata circa due mesi prima dell'inizio delle operazioni.

Scalabilità.

Come già evidenziato nel paragrafo relativo alle modalità operative, il metodo di erogazione del servizio più scalabile è quello degli Auguri via email. Va tenuto conto, però, che si tratta anche del metodo con il minore ritorno in termini di gratitudine da parte dei destinatari. Per questo si consiglia il Cliente di valutare caso per caso il protocollo migliore da adottare, eventualmente tramite la suddivisione in fasce dei destinatari e successiva assegnazione ad un protocollo piuttosto che ad un altro. In tal modo sarà sempre possibile coniugare il grado di scalabilità desiderata rapportato ai costi di implementazione della soluzione.

Aspetti Legali.

Per gli aspetti legali, si rimanda all'ufficio competente, che ha redatto una dichiarazione da allegare a ciascun Augurio emesso dal Cliente.

Tempi e Costi.

In considerazione del particolare periodo in cui ci troviamo, e considerata la quantità di sciocchezze scritte qui sopra, gli Auguri per coloro che sono arrivati a leggere fino a qui sono assolutamente sgravati da qualunque costo, e provengono direttamente dall'estensore del presente progetto che, evidentemente, oggi aveva poco da fare.

tratto da:
andrea beggi

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24 dic 2007

Il cocktail del sabato: la ricetta del tintoretto un drink fresco e natalizio al melograno


Questo sabato ho rinviato la preparazione del classico cocktail al tardo pomeriggio in quanto avevo ospiti a cena, come già detto in qualche post fa ho optato per un aperitivo leggero, profumato e fresco, il Tintoretto, si tratta di una variante del Bellini e del Rossini, un drink sempre a base spumante o prosecco e come succo di frutta il melograno. Il drink prende nome dal pittore veneziano Jacopo Robusti Comin conosciuto come il Tintoretto.
Ho scelto proprio questo cocktail per l’utilizzo di un frutto particolare come il melograno e soprattutto per il duo colore rosso che ben si sposa con il Natale, anzi con molto probabilità sarà il mio cocktail del natale, l’aperitivo rosso per queste feste.
La preparazione è semplice, l’ideale sarebbe centrifugare il chicchi, ma in mancanza di centrifuga potete optare come fatto per un pestello e un passino.
Ecco quindi la ricetta per preparare questo ottimo aperitivo natalizio: il Tintoretto.
Ingredienti
2/3 di Prosecco o spumante ben fresco
1/3 di succo di melograno
Aprire e sgranare il melograno (con uno se fanno 4 cocktail), versare quindi i chicchi in un bicchiere grande e pestarli con il pestello (il pito), versare quindi il succo, filtrandolo con un passino, nei bicchieri (flute o iso) e completare con lo spumante bello fresco.
Buon aperitivo a tutte e tutti e cincin, prosit e nasdarovie per un felice Natale!



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23 dic 2007

Buon Natale e Felice Anno Nuovo da tutta la piccola casa

Anche quest'anno siamo giunti all'antivigilia di Natale, volendo fare gli auguri a tutti e voi ho pensato di fotografare un particolare del mio albero di Natale, quest'addobbo l'abbiam comprato a Edimburgo con la (ovunque andiamo ne compriamo un in ricordo), ho scelto proprio questo nido perché penso rappresenti bene la nostra piccola casa!

Ecco quindi a voi tutti e ai vostri cari e amici i miei migliori auguri di Buon Natale e Felice anno nuovo!!! Volendo estendere virtualmente l'augurio a tutto il mondo ecco la traduzione degli auguri in alcune lingue del mondo (quelle che ho trovato):

Arabo: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah
Bulgaro: Tchestita Koleda Soursdey Noel
Catalano: Bon Nadal i un Bon Any Nou!
Cinese [Mandarino]: Sheng Dankuai Le
Cinese [Cantonese]: Sing Daan Faai Lok
Olandese: Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar!
Inglese: Merry Christmas and Happy New Year!
Esperanto: Gajan Kristnaskon
Finlandese: Hyvää joulua
Francese: Joyeux Noël
Tedesco: Frohe Weihnachten!
Greco: Kala Christouyenna!
Ungherese: Kellemes Karacsonyi unnepeket
Iracheno: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah
Irlandese: Nollaig Shona Dhuit
Italiano: Buon Natale e Felice Anno Nuovo
Giapponese: Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto
Norvegese: God Jul OccitanPulit nadal e bona annado
Polacco: Wesolych Swiat Bozego Narodzenia
Portoghese: Feliz Natal e Próspero Ano Novo!
Russo: Srozhdestovm Kristovim
Serbo: Sretan Bozic i sretna nova godina
Spagnolo: Feliz Navidad
Svedese: God Jul, Ett Gott Nytt År
Turco: Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu

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22 dic 2007

arrosto di filetto di salmone con julienne di peperoni al microonde

Questa semplice ricetta l'ho preparata lo scorso week end come avevo detto nel mio precedente post sul carpaccio di salmone, per vari motivi di tempo (sempre poco in questi giorni) riesco a pubblicarla solo oggi.

si tratta di un semplicissimo arrosto di salmone preparato velocemente con il microonde.

L'idea mi è nata sia vedendo il pezzo di filetto bello lungo in pescheria sia perché vorrei imparare ad un po' meglio questo anghesu: il microonde.

La preparazione è semplice e l'aggiunta della julienne di peperoni e per ridurre un po' il dolciastro dovuto del salmone e del suo grasso.

Il gusto è ottimo e consiglio di mangiarlo dopo averlo fatta un po' riposare in modo che evapori parte della sua umidità. Un piatto veramente semplice ma gustoso.


Ecco quindi la ricetta per preparare questo ottimi arrosto di filetto di salmone con il microonde


Ingredienti

1 filetto di salmone di circa 600 gr
mezzo peperone (io ho usato quello giallo)
mezzo bicchiere di un buon vino bianco
sale e pepe
1 rametto di rosmarino
alcune foglie di salvia
spago da cucina.

Tagliare a Julienne il peperone e metterlo da parte. sistemare nella zona centrale del filetto di salmone alcune foglie di salvia, quindi salare e pepare. Ripiegare in tre, a mo di Z, il filetto salmone (non va eliminata la pelle) quindi sulla parte superiore sistemare il ramoscello di rosmarino, legare quindi il salmone con lo spago da cucina in modo da farlo rimanere fermo durante la cottura, spolverare con ancora un po' di pepe e sale (magari quest'ultimo affumicato).

Versare metà dei peperoni su di un piatto, sistemarci sopra l'arrosto legato e coprire con i rimanenti peperoni. Versare quindi sul tutto un po' di un buon vino bianco secco. Inserire nel microonde e far andare a 400 W per 8 minuti, far quindi andare con il grill per altri 4 minuti.

estrarre dal microonde e far riposare per una decina di minuti, portare in tavola, levare il filo, tagliere, servire e Buon appetito!!!

Ora vado a preparare l'aperitivo di questo sabato!

English translation by google

 

Roasted fillet of salmon with julienne of peppers in the microwave

 

This simple recipe I prepared last weekend as I said in my previous post on carpaccio of salmon, for various reasons of time (always a little these days) I can only publish it today.


it is a simple roast salmon prepared quickly with the microwave.
The idea came to me is seeing the beautiful piece of thread long fish is because I want to learn a bit 'better this anghesu: the microwave.
The preparation is simple and the addition of julienned peppers and reduce a bit 'sweet had the salmon and its fat.


The taste is very good and advised to eat after having made a little 'rest so that some of its moisture evaporates. A really simple but tasty dish.


So here's the recipe for this excellent roast salmon fillet with microwave


Ingredients


1 salmon fillet about 600 g
half bell pepper (I used the yellow one)
half a glass of good white wine
salt and pepper
1 sprig of rosemary
some sage
kitchen twine.


Cut Julienne the pepper and set aside. place in the center of the fillet of salmon a few leaves of sage, and salt and pepper. Fold in three by way of Z, the salmon fillet (no skin should be removed) on top then place the sprig of rosemary, then tie the salmon with kitchen twine so you do not move during cooking, sprinkle with a little 'pepper and salt (the latter perhaps smoked).


Pour half of the peppers on a plate, settle over the roast and cover with the remaining tied peppers. Then pour everything on a bit 'of a good white wine. Place in microwave and cook at 400 W for 8 minutes, then go to the grill for 4 minutes.


remove from oven and let rest for ten minutes, bring to the table, remove the wire, cutting board, serving and Enjoy!
Now I go to prepare a drink this Saturday!


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19 dic 2007

Fegatini di pollo con cognac, anice stellato e salvia


Alcuni giorni fa ho preparato un po’ di paté con dei fegatini di pollo, visto che me ne erano avanzati ho pensato a come farli andare, son genovese e ovviamente non butto via niente … mi ricordavo che in passato, durante varie vendemmie in Toscana, avevo mangiato dei crostini di pane con i fegatini, così ho un po’ elaborato l’ipotetica ricetta, e son giunto a questa preparazione.

Ho aggiunto il congac per richiamare il paté mentre la salvia e l’anice stellato hanno contributo al profumo. Inoltre penso che l’anice stellato col suo colore richiami tinte autunnali e dia un tono caldo.

Il gusto delicato e dolce è risultato delizioso, io li ho mangiati così da soli ma sono ottimi anche su una bruschetta di pane toscano tostato, provare per credere.

Ecco quindi la ricetta per preparare questi ottimi fegatini di pollo con Cognac, salvia e anice stellato.

Ingredienti per due persone

300 gr di fegatini di pollo
1 bicchierino di un buon cognac o armagnac (al limite va bene anche un buon brandy invecchiato italiano)
Alcune foglie di salvia
Anice stellato
Sale e pepe
Olio evo

Nebulizzare sulla padella un po’ di olio extra vergine di oliva (ma come non avete il nebulizzatore per l’olio? J ) far scaldare su fiamma moderate incominciare a far andare i fegatini precedentemente rifilati. Dopo due minuti versare il cognac farlo quindi incendiare, senza dar fuoco alla casa, appena si spegne aggiungere la salvia e alcune stelle di anice stellato, aggiustare di sale e pepe. Far andare per alcuni minuti e impiattare al centro del piatto.

Buon appetito con questo antipasto che può andar bene anche come fingerfood.

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18 dic 2007

L'onu ferma la pena di morte, sì dell'assemblea ONU alla moratoria proposta dall'Italia

Finalmente una buona notizia per questo Natale, l'assemblea dell'ONU ha votato si alla moratoria sulla pena di morte, la votazione non è vincolante ma ha sicuramente un significato morale. Ecco di seguito il testo della notizia rilanciata da Repubblica.it

L'assemblea generale delle Nazioni Unite ha detto sì alla proposta di moratoria sulla pena di morte. La decisione dell'Onu è una vittoria per l'Italia che ha portato avanti l'iniziativa. Il testo ha ottenuto 104 voti a favore, 54 contro e 29 astenuti.

Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema, strenuo sostenitore della moratoria, ha detto che il sì dell'Onu dà l'opportunità di aprire un dibattito "anche in vista dell'abolizione". "Intensa commozione", è stata espressa anche da Romano Prodi: "Sono orgoglioso per il lavoro svolto dall'Italia. Oggi è davvero una giornata storica".

Il documento non è vincolante, ma ha un grande significato morale. Il testo approvato esorta tutti gli stati che hanno ancora la pena di morte a "stabilire una moratoria delle esecuzioni in vista dall'abolizione" della pena capitale, e intanto invita a ridurne progressivamente l'uso e il numero dei reati per i quali può essere comminata, rispettando gli standard internazionale a garanzia dei diritti dei condannati. Il testo della moratoria in dicembre verrà presentato davanti all'Assemblea generale


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Xmas contest di mi arrangio: ecco l'albero di Natale de la piccola casa

Anche se un po' in ritardo ecco il contributo de la piccola casa al XMas contest lanciato da liùk sul suo blog miarrangio.

Nella foto soprea si può vedere l'albero che con la fra abbiamo preparato nella nostra piccola casa

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17 dic 2007

Carpaccio di salmone con succo di zenzero e sale nero vulcanico delle Hawaii


Sabato durante il giro della spesa ho comprato un po’ di salmone per la precisione due filetti, uno l’ho usato per preparare un arrosto che posterò nei prossimi giorni, l’altro me lo son fatto tagliare a fettine sottili è l’ho destinato alla preparazione di veloce ma gustoso carpaccio.

Tornato a casa stavo per preparare il classico carpaccio però ero dubbioso sul limone in quanto trovo che tenda ad uccidere i gusti se troppo presenti, ho penato quindi ad usare lo zenzero fresco (ne ho sempre qualche radice), in particolare lo pestato nel morta ietta estraendone il succo. Ho quindi optato per il sale nero delle Hawaii per un abbinamento di colore, nel senso che il nero dei grani di sale mi ricordava un po’ il colore delle pietre bagnate dei fiumi. Ho quindi irrorato il tutto con un filo di olio di oliva novello e una spolverata di pepe nero. Il gusto è risultato delizioso, il salmone ha mantenuto il suo sapore che ben si è combinato con il profumo dello zenzero. Un carpaccio semplice e veloce preparare che può andar benissimo anche come antipasto per Natale, anzi dato che ci sono lo aggiungo al menu di natale che ha lanciato francescav sul suo blog.

Ecco quindi la ricetta per preparare questo buon carpaccio di salmone con succo di zenzero e sale nero dell Hawaii.

Ingredienti per due persone

300 gr di carpaccio di salmone fresco
Un pezzo di zenzero di circa 10 cm
Sale nero delle Hawaii
Olio EVO (il novello va benissimo)
Pepe nero

Sbucciare il pezzo di zenzero fresco quindi pestarlo in mortaio in modo da farne uscire il liquido. Stendere le fettine di salmone nei piatti, versarci sopra il succo di zenzero appena ottenuto, spolverare con il sale nero, versare un filo di olio di oliva extra vergine, aggiungere quindi una grattata di pepe nero.

Lasciare riposare per una mezzora e … buon appetito con questo fresco e delizioso antipasto.



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16 dic 2007

Il cocktail del sabato: la ricetta del Lapsang Souchong Martini, un drink con note affumincate

In questi giorni, come molti e molte penso, son dietro a completare i regali di Natale per parenti e amici, è un continuo girar per negozi, centri commerciali, mercati bancarelle alla ricerca dell'oggetto giusto.
Alcuni dei miei regali consistono in varietà particolari te, così mentre mi trovavo dal mio pusher di te, un negozio specializzato in tea presente a Genova, ho acquistato anche un po' di Lapsang Souching per me, si trata di un particolare te nero cinese, conosciuto anche come Zheng Shan Xiao Zhong , la sua particolarità è la nota affumicata del suo profumo. Questo ottimo te è anche l'ingrediente di un particolare Cocktail della famiglia dei martini: il lapsang martini.

In questo drink il profumo affumicato è esaltato dagli oli essenziali presenti nella buccia di arancia che fuoriescono quando viene spruzzati sul cocktail.

Vi consiglio di usare un buon gin ad esempio io per questo cocktail ho usato il Bombay Sapphyre.

Ecco quindi la ricetta per preparare questo ottimo aperitivo dai profumi affumicati e agrumati.

Ingredienti:

5 Cl di Gin aromatico
2 cucchiaini di te lapsang souchoung
1 buccia di arancia
Ghiaccio

Riempire col ghiaccio il mixing glass, porre quindi le foglie da te in un passino, Versare il gin lentamente sulle foglie di te facendolo scolare nel mixing glass.
Mescolare velocemente con un stirer e aiutandosi con lo stainer versare in un bicchiere da martini ben freddo. Spruzzare quindi la buccia direttamente sulla superficie del cocktail.

Buon aperitivo e buona settimana a tutte e tutti.

PS: se volete la ricetta di qualche cocktail o drink particolare per Natale chiedetemi pure!

Se vi interessano altri cocktail a questo link tutti quelli che ho postato finora.

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11 dic 2007

Una ricetta indiana il prawn biryani ovvero riso al curry con gamberetti e peperoncino piccante

Alcune settimane orsono ho acquistato alcuni interessantissimi libri di cucina orientale, in particolare: vietnamita, Singapore e indiana. Proprio da quest’ultima ho provato la prima ricetta il prawn Biryani o Biryani ai gamberetti

Il byriani è un piatto unico a base di riso basmati, curry e pesce o carne o verdure, la preparazione non è complicata ma il gusto speziato è leggermente piccante lo rendono molto gustoso. Nella preparazione l’ideale sarebbe usare il ghee (un brro chiarificato indiano) ma anche il normale burro può andare bene, mi riprometto di provare a fare il ghee prossimamente.

Nel mio caso come gamberi ho usato i gobbetti, si tratta di gamberi piuttosto piccoli adatti per condimenti e salse, ho preferito questo tipo di gamberi per non renderli troppo invadenti nella presentazione del piatto. Il gusto speziato e profumato mi hanno fatto particolarmente apprezzare questa particolare riso al curry.

Non posso dirvi le impressioni della fra perché non lo ha assaggiato, qualche medico le deve aver detto che nel suo stato non son consigliati i crostacei.

Ecco quindi la ricetta per preparare questo ottimo Prawn Byriani

Ingredienti per due persone

200 gr di riso basmati
Un manciate di mandorle
100 gr di burro
2 scalogni tritati
1 spicchio d’aglio schiacciato
1 peperoncino
Mezzo litro di brodo di verdure
150 gr di gamberi gobbeti sgusciati
2 cucchiai di un buon curry (l’ideale è prepararsi da se la miscela)

Pulire le mandorle eliminando la pellicola marroncina che hanno intorno, quindi tritarle grossolanamente. Scaldare nel wok metà del burro e dell’olio previsti per la ricetta, farci quindi imbrunire, a fiamma moderata, le mandorle appena pulite, levarle quindi dal wok metterle da parte.

Versare quindi nel wok il trito di scalogno insieme all’aglio e far dorare per alcuni minuti, levare quindi il “soffritto” così dorato e metterlo da parte insieme alle mandorle.

Aggiungere quindi il restante olio e burro, il curry e riso cuocere per un ulteriore minuto. Versare il brodo e portare ad ebollizione mescolando. Abbassare quindi la fiamma, coprire con un coperchio e cuocere per 10 minuti circa, Versare quindi i gamberetti, mescolare e ricoprire con il coperchio lasciando cuocere per alcuni minuti sino a che il riso non sarò cotto. Spegnere quindi la fiamma aggiungere le mandorle, il trito dorato di cipolle e il peperoncino a pezzetti, rimescolare bene e servire al centro dei piatti.



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9 dic 2007

Il cocktail del sabato: la ricetta del Gin Tonic

Questo sabato mattina il giro della spesa è stato più breve del solito in quanto molti negozi erano chiusi, così al ritorno ho pensato di preparami un classico long drink da gustarmi mentre completavo l'albero di Natale messo su la sa sera prima e ascoltava un compilation di musica Jazz natalizia.

Il drink in questione è veramente un classico il GIN TONIC (o gin and tonic). Questo cocktail pare sia stato creato probabilmente dall'esercito inglese che occupava l'india, in particolare il motivo era rendere meno amara la soluzione di chinino, che serviva per combattere la malaria, per cui veniva aggiunto del gin. Il chinino è uno dei componenti dell'acqua tonica per cui l'aggiunta del gin è stata per l'appunto ribattezzato in gin and tonic poi semplificato in Italia in gin tonic.

La preparazione è veramente semplice, il retrogusto amaro invece fanno di questo drink un ottimo digestivo.

ecco quindi la ricetta per preparare un ottimo Gin Tonic

Ingredienti:

3/10 di gin (ottimo in questo caso è il Bombay)
7/10 di acqua tonica
1 fettina di limone o lime (limetta)

Preparare direttamente nel bicchiere da long drink, il tumbler grande, mettere alcuni cubetti di ghiaccio, versare il gin quindi l'acqua tonica, rimescolare delicatamente e completare con una fettina di limone o lime.

Buon gin tonic a tutti e tutte e se avete qualche idea per un aperitivo natalizio particolare fatemelo sapere lo preparerò molto volentieri.

Se vi interessano altri cocktail a questo link tutti quelli che ho postato finora



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5 dic 2007

Buon compleanno Max con questo son 38 ma li porto molto bene!! Happy Birthday


E anche quest'anno ci siamo, è arrivato il 6 dicembre, e come tutte le volte si porta dietro un evento particolare: il mio compleanno!

Quindi tanti auguri max per i tuoi 38 anni! happy Birthday!

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3 dic 2007

Troffie ( trofie ) con speck, panna e rucola




Mangerei un po’ di pasta con qualche sugo particolare. Con questa indicazione della fra sabato mattina mi son recato per sestri ponente a far la spesa, il problema era che sugo fare? sul tipo di pasta non avevo problemi, volevo utilizzare le troffie di San Lorenzo che mi avevano regalato allo scorso ZenaCamp. Rimuginando su cosa preparare, e su cosa può mangiare le fra, sono arrivata all’idea dello speck e della panna, con l’aggiunta di rucola per dare un po’ di amare e della paprika affumicata sia per il colore che per “vivacizzare” l’affumicato dello speck.

Detto fatto ho preparato questo piatto che è risultato veramente ottimo e ben bilanciato, era possibile risalire ai vari gusti degli ingredienti. Un condimento per la pasta che si può riproporre con altri formati, anzi a proposito voi che formati usereste?

Ingredienti per due persone che presto saran tre

160 gr di toffie
2 fette di speck di circa 80 /100 grammi ognuna
Mezzo cucchiaino di paprica dolce affumicata (in altrernativa un cucchino di concentrato di pomodoro – ma il risultato non è lo stesso)
Un mazzetto di rucola (quella che avanza la si può magiare in insalata)
Sale
150 cc di panna (è sempre preferibile usare quella fresca e non quella da cucina)

Tagliare le fette di speck a bastoncini e quadratini, lavare la rucola, e tagliarne metà mazzetto a strisce. Mettere su l’acqua e far cuocere le troffie (ovviamente salare l’acqua), le mie richiedevano 18 minuti di cottura, nel frattempo far saltare lo speck in padella a fiamma moderata, rimarrà più croccante e rilascerà parte dei suoi grassi, aggiungere quindi le strisce di rucola, la panna e la paprika e una punta di sale far cuocere mescolando per due minuti.
Scolare la pasta aggiungerla alla padella con la salsa in preparazione, aggiungere qualche foglia di rucola, far saltare velocemente in padella e servire al centro del piatto, magari aiutandosi con un coppa pasta come in foto.

Buon appetito a tutte e tutti con questo delizioso piatto di pasta.

2 dic 2007

la ricetta del Negrosky - la ricetta del Negrosky


Questo sabato al ritorno dell'ormai consueto giro della spesa, e prima di mettermi a cucinare, ho optato per un pre dinner il Negrosky, si tratta di un'ottima variante del classico negroni, quest'ultimo posso tranquillamente definire uno dei miei cocktail preferiti.

La differenza del negrosky è l'utilizzo della vodka al posto del gin, per questa diffenza il nome ha lo "sky" finale che dovrebbe in teoria richiamare la Russia.

Pur cercando tra tutti i miei libri sui drink, questa volta no ho trovato riferimenti "storici" a questo ottimo drink pre dinner, quindi se qualcuno ne sa la storia sono felice di essere illuminato in merito.
La preparazione è semplice e come sempre il consiglio è quello di usare gli ingredienti migliori disponibili.

Ecco quindi la ricetta per preparare questo ottimo aperitivo: il negrosky

Ingredienti

1/3 Vodka
1/3 Bitter Campari
1/3 Vermuouth rosso
1 fettina di arancia
ghiaccio
Riempire con il ghiaccio un bicchiere tumbler i. Aggiungere quindi il la vodka, il bitter e il vermouth, completare con la fetta di arancia e mescolare delicatamente.

Se vi interessano altri cocktail a questo link tutti quelli che ho postato finora.

Buon Negrosky a tutte e tutti e mi raccomando se bevete non guidate e bevete sempre con moderazione!

29 nov 2007

Insalata fresca di trippe con prezzemolo e olio evo




Le trippe o le ami o le odi, io faccio parte della prima categoria. È Sin da quando ero piccolo e andavo alle elementari che mangio la trippa, mi ricordo ancora chiaramente alla mattina quando ci fermavamo dal trippaio, tipico negozio nel genovese, e ci fermavamo a compare le trippe e dato che c’eravamo ci scappava una bella tazza di brodo di trippa (a proposito è vero che non possono più venderlo ? se si perché?), dicevano che facesse crescere, di sicuro scaldava.
È per questi motivi che le preparo spesso in tutti modi, dai più semplici a quelli un po’ più elaborati, ma a dir la verità il mio modo preferito per gustarle è una semplice insalata con prezzemolo e olio, in questa maniera conservano il loro gusto arricchito dal profumo dell’olio e dal colore del prezzemolo. È una ricetta semplicissima che può essere usata sia come antipasto che come secondo, anzi potrebbe essere un ottimo finger food, ideale accompagnamento per un aperitivo, provatele con un negroni o con un martini.
Ecco quindi la mia ricetta per preparare questa semplice insalata di trippe con prezzemolo e olio Evo
Ingredienti x due persone 

300 gr di trippe miste e tagliate

Olio EVO
Prezzemolo tritato
Sale e Pepe
In una boulle versare le trippe appena comprate, aggiungere mezzo cucchiaio di prezzemolo tritato e condirle con olio evo, sale e pepe. Sistemarle quindi in due ciottoline o bicchieri o piccoli piattini.
Buon appetito a tutte e tutti.


27 nov 2007

Piccoli arrosti di coniglio e pancetta in casseruola



Era un po’ di giorni che avevo voglia di mangiare un po’ di coniglio ma rinviavo sempre, così sabato mattina mi sono finalmente deciso e son partito per acquistare un bel coniglio dal mio pollivendolo di fiducia, arrivato al negozio la pigrizia stava per prendere il sopravvento, ovvero non avevo voglia di picchiarmi con tutte le sue ossette, fortunatamente l’occhio mi è caduto su della polpa di coniglio e ho pensato di preparare un bell’arrosto, ho quindi preso anche un po’ di pancetta per dare un po’ di grasso. Strada facendo (non centra l’omonima canzone di Claudio Baglioni) ho pensato che avessi preparato dei piccoli arrosti (si può dire arrostini?) monodose probabilmente sarebbe cotto in minor tempo e sarebbero stati anche più belli a vedersi nel piatto. Il risultato è stato ottimo e con la fra ce ne siamo mangiati 2 a testa.
Ecco quindi la ricetta per preparare degli ottimi, veloci e semplici arrosti uni di coniglio con pancetta.

Ingredienti per due persone

400 gr di polpa di coniglio
4 fette di pancetta
4 rametti di rosmarino
Sale & pepe
Mezza carota
Mezza costa di sedano
Uno scalogno
Olio EVO
Un bicchiere di vino bianco secco
Tritare le verdure insieme e metterle da parte. Tagliare la polpa in 4 pezzi, chiudere arrotolare i pezzi in modo che non siano più grandi di metà mano, adagiare sopra ad ogni pezzo una fetta di pancetta e un rametto di rosmarino, quindi fermarli avvolgendoli a rete con lo spago (come nella foto).
In una casseruola mettere a scottare in olio di oliva evo le verdure tritate, dopo due minuti aggiungere gli arrosti di coniglio con la pancetta rivolta verso il fondo, alzare la fiamma e fare dorare per un minuto, girarli e cuocere per mezzo minuto, quindi rigirarli e aggiungere un po’ di vino bianco, salare e pepare , quindi far cuocere con fiamma media e coperchio per circa 15 minuti, scoperchiare e terminare la cottura per un paio di minuti ancora.

Buon appetito e attenti a non soffocarvi con lo spaghetto.

25 nov 2007

Il cocktail del sabato: la ricetta del Bellini drink

Questo sabato mattina ho deciso di continuare con la famiglia degli sparkling ovvero con i cocktail a base di vino frizzante, in particolare mi son dedicato al Bellini.

Si tratta di un aperitivo inventato in quel di Venezia da Antonio Cipriani e si può immaginare che sia stata una variante estiva dello spritz.

L'ideale sarebbe prepararlo con delle ottime pesche frullate sul momento, ma ad ogni modo va bene anche un buon succo di pesca, io per comodità normalmente uso proprio questo.

E' un aperitivo poco alcolico e molto profumato, adatto quindi per apertura dei pasti o come aperitivo da "cerimonia".

La ricetta originale prevede l'uso dello champagne ma anche un ottimo metodo classico va bene, probabilmente si può usare anche un prosecco, ma deve essere veramente buono.

Ecco quindi la ricetta per preparare un ottimo e fresco Bellini

Ingredienti

7/10 di Champagne o spumante metodo classico ben freddo
3/10 di succo di pesche

Versare il succo di pesca e lo champagne in una flute o in un calice quindi mescolare delicatamente

Prosit a tutte e tutti!

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23 nov 2007

Elogio a Genova aka Zena - Genova vista da noi Genovesi , il testo completo!

Girando per la rete ho trovato sul blog di ricir il link ad uno scritto di Giammauro Gargiulo sulla mia Genova, lo scritto è molto bello e descrive realisticamente e poeticamente Genova e noi Genovesi, ho pensato che fosse bello condividerlo per capirci un po' di più! Ecco quindi il testo di GianMauro intitolata Elogio a Genova

Aggiornamento del 2 dicembre:
ho ricevuto direttamente da GiaMauro Gargiulo il testo completo di questo suo elogio! ripubblico quindi il testo nella versione integrale:

Genova è… l’aperitivo al Monumento, con la faccia abbronzata e l’espressione rilassata, dopo una giornata passata in spiaggia, con le infradito e i pantaloni di tela, una birra in mano con il sole che accarezza lo specchio di mare di Garibaldi davanti a noi e che poi lentamente scompare dietro i monti.
Alla fine incontri sempre qualcuno che conosci, anche quando proprio non vorresti vedere nessuno. A volte è persino quasi impossibile riuscire a raggiungere il bar ed altre volte invece aspetti che si faccia sera, seduto sul muretto sempre, settimana dopo settimana, nello stesso posto.

Genova è… noi abitudinari, con i nostri punti fermi, un po’ chiusi, un po’ introversi, un po’ diffidenti…
Non ci apriamo subito con chi non conosciamo, guardiamo a volte con sospetto chi arriva in mezzo a noi e non perché temiamo qualcosa ma forse perché amiamo le nostre certezze e tutto ciò che non conosciamo, almeno un po’, almeno all’inizio, ci intimidisce.
E rispettiamo gli spazi degli altri, non amiamo entrare a forza…

Genova è… il vittimismo, abbiamo sempre la certezza di essere in credito con la sorte, di aver subito un torto, di aver ottenuto meno di quanto pensiamo di meritare.

Genova è… noi con gli scooter, sempre, con qualunque tempo… quando piove, nelle nostre cerate gialle, impavidi tra gli spruzzi sollevati dagli autobus e le luci delle macchine in coda.
Ci infiliamo negli spazi, nelle piccole strettoie degli ingorghi ed arriviamo sempre là davanti, per primi al semaforo.
Vento, traffico, sole o pioggia, sappiamo che in un quarto d’ora arriveremo…
Non sempre rispettiamo le regole della strada, ma in fondo esiste un codice non scritto per quelli in moto, è concesso andare nelle corsie preferenziali degli autobus, superare a destra, posteggiare tra gli alberi e le macchine.
E quando siamo in scooter odiamo quelli in macchina che creano solo casino…

Genova è…la città che quando piove si paralizza… le macchine in seconda ed in terza fila delle mamme e dei papà davanti alle scuole, gli ingorghi del venerdì alle sei senza poi alcun reale motivo.
Le strade strette e ripide in cui guidiamo con disinvoltura, ci incrociamo a pochi millimetri con altre macchine senza il timore di toccarci e spesso senza neppure rallentare, come se ormai il nostro occhio fosse il più preciso degli ingegneri.
Con la patente presa qui possiamo non avere timore di guidare in nessun altro posto.
Noi che quando siamo in macchina odiamo quelli in scooter che si prendono precedenze che non hanno e si infilano in spazi troppo stretti per non essere guardati con sospetto…

Genova è… la focaccia calda, profumata, mangiata alle 4 del mattino dopo una notte fuori, oppure all’intervallo a scuola o sugli scogli quando la scuola decidi invece di saltarla… a casa a colazione il sabato mattina nel caffè-latte, o quella con la cipolla a pranzo, magari in spiaggia d’estate e solo i milanesi dicono sia pesante…

Genova è… la passeggiata di Nervi, bella, bellissima… le sue ringhiere azzurre, le panchine e le onde sugli scogli, incontri gente che corre, famiglie con il passeggino, fidanzati mano nella mano ed anziani che leggono il giornale, senegalesi che vendono originalissime imitazioni di borse ed occhiali firmati.
Puoi vedere tutta la costa ed in quegli scogli là sotto, il mare, è particolarmente blu.
Un angolo di paradiso che ci rilassa, ci rasserena, magari anche un venerdì sera in cui non si è fatto niente ed in cui ci si ritrova con gli amici a parlare, su una di quelle panchine…
E poi il roseto, che ci rende orgogliosi agli occhi di chi viene da fuori come se, almeno in parte, l’avessimo creato anche noi.

Genova è… Piazza delle Erbe ed i Carruggi, che non sono piccoli, stretti ed umidi, ma vivi, che hanno la storia della città tra le pietre, che portano il profumo delle antiche trattorie e del pesto fresco, che ci regalano un po’ di respiro nelle calde serate estive e che ci riparano dal vento in inverno.
Luogo non stabilito di ritrovo di tutti.

Genova è… bellissima anche d’inverno, quando le immagini in televisione mostrano la nebbia e la neve e noi ci affacciamo alla finestra e con il termometro a 8 gradi pensiamo -”Freddo stamattina!”- ed un sole soltanto un po’ più pallido di quello primaverile ci fa ritrovare in spiaggia, con il maglione e la crema solare…

Genova è… la Corsica vista nelle giornate più limpide…

Genova è… la Lanterna, insignificante agli occhi distratti dello straniero, splendida ed imponente ai nostri, che sempre la cercano guardando il porto.

Genova è… la sopraelevata, antiestetica per alcuni, scomoda e da tirare giù per altri… ma quando torniamo dopo giorni passati fuori, lei è lì ad accoglierci, come se ci stendesse il suo tappeto e ci introducesse di nuovo nella nostra vita ed è come se ci parlasse, mostrandoci i traghetti della Tirrenia, le navi della Costa, l‘Expò ed il Bigo e dall’altra parte, quasi un altro angolo di mondo, i palazzi sulle alture, Principe, il Miramare, Sottoripa, via Gramsci e via Prè…

Genova è… un derby perenne, nelle parole, nei bar, nei campetti e nell’orgoglio di mostrare i propri colori, le sciarpe di lana d’inverno, le magliette d’estate, gli adesivi sui caschi ed una volta i bollini sulle targhe.
Il nervoso, la rabbia tra “cugini”, la gioia per le loro sconfitte e poi, i migliori amici, che sono sempre di fedi opposte…

Genova è… un’emozione quelle rare volte in cui cade la neve… il Monte Fasce che non sembra più nemmeno lui, le spiagge degli stabilimenti di Corso Italia imbiancate ed i bambini e forse ancor di più gli adulti che giocano come fossero in montagna…

Genova è… Bogliasco, Pieve e Sori… dove si conoscono tutti e puoi ancora trovare il piccolo Alimentari ed il Droghiere…

Genova è… il piacere delle trattorie, i tavoli di legno e le brocche di vino della casa, Traso e Sussisa, le trofie al pesto ed i pansoti al sugo di noce, i menù su semplici fogli di carta e la soddisfazione sul viso quando esci…

Genova è… le focaccette al formaggio in passeggiata a Recco, quella focaccia che tutta l’Italia ha provato ad imitare…

Genova è… i sabati pomeriggio in Via XX, i ragazzi tirati che fanno le vasche… i negozi di Via San Luca, via Luccoli, Piazza Soziglia e Piazza Banchi, e quelli un po’ più snob di Galleria Mazzini e via XXV Aprile…
Genova è… la Cattedrale di San Lorenzo e quella bomba caduta inesplosa nella Seconda Guerra che ancora puoi ammirare e toccare con superstizione e timore all’interno…

Genova è… i sensi delle strade cambiati ogni sei mesi, le buche nell’asfalto coperte solo dopo che è caduto qualcuno, i perenni lavori e le pezze messe a coprire ancora più pericolose dei buchi.

Genova è… la Madonna della Guardia, a cui tutti, almeno una volta, abbiamo giurato di andare a piedi se quella certa cosa…

Genova è… il Righi di sera, dentro la macchina a cercare un po’ di intimità…

Genova è… troppo stretta per le nostre ambizioni, troppo antica, siamo contenti di poter andare via appena possibile ma già al di là dei Giovi ci sentiamo smarriti, come se ci avessero tolto di notte, all’improvviso, la nostra calda e sicura coperta, ci manca il mare, ci manca la sua riservatezza e non vediamo l’ora di poter tornare.

Genova è… il dialetto che ormai in pochissimi parlano… ma che quasi tutti capiscono.

Genova è… l’Aurelia con il sole in faccia, i riflessi del mare, le barche a vela, gli alberi fioriti e la serenità negli occhi.

Genova è… non è vero che siamo tirchi e non sopportiamo quando la gente ci identifica con questo luogo comune…a volte, siamo solo un po’ più oculati nelle spese…

Genova è… il Cristo degli abissi e le gite in barca, Portofino e Camogli, ancora più belle se viste dal largo.

Genova è… la città di Colombo e non importa se di qui se ne è andato e molti lo considerano più spagnolo… noi abbiamo la sua casa e che non si dica che non è autentica!

Genova è… la pausa pranzo fatta al mare, con il costume sotto la giacca e la cravatta.

Genova è… la fiera di Sant’Agata, i banchetti di Brignole a Natale, i fuochi di San Giovanni il 24 giugno e quelli di Recco…

Genova è… i suoi fortini, le passeggiate sui monti, le sagre dell’entroterra, le fave ed il salame di Sant’Olcese.

Genova è… il mare visto dalla mia finestra…
 

21 nov 2007

Tranci di cuore con aceto balsamico e olio EVO



Adoro le frattaglie, i gusti forti e delicati che sanno avere, forse è dovuto che nella mia giovinezza, visto il basto costo e la situazione economica familiare dell’epoca, ne ho mangiata a volontà e di tutti i tipi, o forse è una questione genetica, sono un carnivoro convinto e nei miei geni ci deve essere un richiamo alle tradizioni ataviche probabilmente molto sviluppato; così quando ho visto un bel pezzo di cuore dal macellaio l’ho subito preso, pur sapendo che questa volta la Fra non l’avrebbe assaggiato.

Il cuore ha un gusto particolare, sa essere morbido e duro allo stesso tempo, ha un richiamo dolce (forse dovuto al glicogeno?) che l’avvicina al fegato.

La preparazione alla piastra è secondo me ottimale, e il contrasto coll’aceto balsamico impreziosisce il gusto della preparazione, ho aggiunto inoltre un filo di olio extra vergine toscano. Il risultato è stato veramente gustoso, e alla fine me ne son sbranato ben 4 etti (una dose da due) …

Ecco quindi la ricetta per preparare questi ottimi tranci di cuore di manzo con aceto balsamico e olio extra vergine (per chi non lo sapesse EVO significa proprio Extra Vergine di Oliva)

Ingredienti per due persone

Un pezzo di cuore di manzo di circa 400 g
Olio EVO
Aceto Balsamico di Modena
Sale

Tagliare a tranci il pezzo di cuore, mettere sul foco la piastra di ghisa e quando è bella calda (ma bella calda) sistemare sopra i tranci di cuore (la temperatura alta è importante per far avvenire le reazioni di Maillard).

Cuocere per alcuni minuti poi girare i pezzi di cuore, salare e far cuocere per cinque minuti girandoli ancora una volta.

Terminata la cottura sistemare i tranci al centro del piatto, versare quindi un filo di aceto balsami e uno di olio tutto in torno. Gustare il cuore quindi tagliandolo e passandolo sull’emulsione aceto balsamico / olio che sta intorno.

Buon appetito.

19 nov 2007

Scaloppine di pollo con porto bianco, champignons e salvia


Questa semplice, ma gustosa ricetta, l'ho preparata la volo alcuni giorni fa al ritorno dalla palestra, la fra aveva comprato un petto di pollo e pensando a come prepararlo, e guardando cosa offriva in quell'istante la dispensa e il frigorifero, ho pensato a questa semplice preparazione.

Ho usato la salvia fresca, aggiungendola all'ultimo, per sfruttare tutto il suo profumo, e i champignon insieme al porto hanno aggiunto gusto alle fette di pollo passate nella farina. Se volete potete sostituire il burro con dell'olio, ma penso che ne vada della morbidezza della preparazione

Ecco quindi la ricetta per preparare questi ottimi petti di pollo con porto bianco, funghi prataioli coltivati e salvia

Ingredienti per due persone:
300 gr di fettine di petto di pollo
50 gr di farina
mezzo bicchiere di porto bianco (quello avanza potete berlo alla mia salute)
un ciuffo di salvia
150 gr di champignons sottolio
un pezzo di burro di circa 20 grammi
sale e noce moscata

Scolare i funghi sgocciolando l'olio in eccesso, passare le fettine di pollo nella farina, far sciogliere il burro in una padella e farci dorare per un minuto le fettine di pollo infarinate, a questo punto aggiungere i funghi e bagnare con il porto bianco, far svaporare per uno o due minuti e girare le fettine, aggiungere quindi il sale, la salvia a pezzettini e una bella grattata di noce moscata. cuocere per un paio di minuti ancora e servire al centro del piatto.

Buon appetito!

18 nov 2007

Il cocktail del sabato: la ricetta del mimosa o Buck's fizz drink dir si voglia

Questo sabato al ritorno della spesa ho optato per un drink leggero preparandomi un Mimosa, si tratta di un aperitivo a base di spumante come i suoi vari cugini rossini, bellini, tintoretto, ... e come frutta in questo caso il succo di arancio.
La preparazione è semplice e il gusto fresco lo rende piacevole e di facile bevuta. L'ideale come pre dinner. Andrebbero spremute le arance (non rosse) ma anche un ottimo succo va bene, inoltre visto il basso tenore alcolico può essere proposto a persone che normalmente non sono abituate a bere alcolici.
Questo drink è stato inventato da Mr McGarry, barman del Buck's Club di Londra, nel 1921 per cui all'estero è conosciuto anche con il nome originale: Buck's fizz

Ecco quindi la ricetta per preparare questo ottimi long drink: il cocktail mimosa.

Ingredienti:
6/10 di Champagne o spumante metodo classico freddo
4/10 di succo di arancia

versare il succo di arancia in una flute e aggiungere lo spumante, mescolare quindi delicatamente.

Se vi interessano altri cocktail a questo link tutti quelli che ho postato finora.

Buon mimosa a tutte e tutti!
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il corredo fotografico si arrichisce: ho comprato l'ottimo Flash Nikon SB600

Dopo mesi di valutazioni e comparazioni varie mi son deciso a fare il passo e ho acquistato l'ottimo flash SB600 della Nikon per la mia reflex digitale la D80, un lampeggiatore potente con numero guida 30,
supporta completamente, anzi è parte integrante del sistema di illuminazione creativa Nikon, parabola completamente orientabile e dotata di auto zoom e soprattuto funziona anche Wireless.

Finalmente potrò dire basta alle foto schiacciate dal flash frontale della mia ottima D80.


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15 nov 2007

Un'ottima riflessione sulla vita di Woody Allen

Questa mattina ho ricevuto via mail una riflessione sulla vita da grande Woody Allen. Era così bella e così condivisibile che ho pensato che è sicuramente da far girare, ed eccomi qui a postarla, voi che ne pensate in merito? la vivreste anche voi, come me, una vita all'incontrario?

Potrebbe essere la soluzione...........

La vita dovrebbe essere vissuta al contrario.

Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è bello che superato.

Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.

Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare
in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio.

Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe compaiono.

Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro.

Lavori quarant’anni finchè non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.

Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finchè non sei bebè.

Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene.

Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni.
E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo.

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