4 giu 2007

Insalata fresca di seppie con sedano croccante, pomodori datterini e julienne di rucola


Sabato la maggior parte dei negozi in quel di Sestri Ponente, il quartiere di Genova di si trova la piccola casa, era chiuso, quindi ho pensato di dar fondo alle riserve del freezer, iniziando anche così il mese svuota freezer in vista dello sbrinamento estivo dello stesso. Ho trovato quindi in uno dei vari cassetti delle Seppie che avevo preso alcuni mesi prima approfittando di un’offerta dal mio pescivendolo.


Ho quindi cercato di pensare come preparare le seppie, volevo evitare di fare la solita buridda oltretutto non avevo molto tempo per scongelarle, ho quindi pensato di fare una insalata fredda, e visto gli ingredienti che avevo nel cassetto delle verdure mi è uscita dalla cucuzza questa ricetta veloce e semplice, estiva e fresca.


Il risultato è stato ottimo, forse volendo si potrebbe aggiungere qualche altra verdura sono quindi aperto a suggerimenti J


Ecco quindi la ricetta per questa insalata fresca di seppie.


Ingredienti (x 4 persone)


600 gr di seppie pulite e congelate (beh ovviamente si possono usare anche quelle fresche)


200 gr di pomodori datterini


2 mazzetti di rucola


2 gambi di sedano


Olio extra vergine di oliva


Sale & pepe


Lessare le seppie in acqua moderatamente salate per un buona mezz’ora, scolare quindi tagliarle a listarelle spesse circa un centimetro.


Lavare i pomodori datterini (possono andare bene anche i ciliegini) a rondelle, lavare e tagliare la rucola a juliennne (a piccole strisce), lavare e tagliare piccoli pezzetini il sedano, è importante che questo sia fresco per il senso di croccante che apporta.


In una bull versare quindi le listarelle di seppie, la julienne di rucola, le rondelle di pomodori datterini e i pezzetti di sedano, condire con olio di oliva extravergine della riviera di ponente ligure. Aggiustare quindi di sale e pepe a piacimento, magari aggiungendo anche qualche goccia di Tabasco.


Servire al centro del piatto, per chi ama i gusti agri può aggiungere un po’ di succo di limone.


Appena tornerà il pc che non parte più … pubblicherò anche la foto (speriamo che non si cancelli la schedina di memoria, non c’è mai limite alla sfiga ….)




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2 giu 2007

La ricetta degli Spaghetti saltati con gamberi, polpa di gamberi e brunoise di zucchini cotti e crudi

Giovedì sera mi cognata ci ha detto che l'indomani sarebbe venuta a cena nella piccola casa con il suo fidanzato ... così la Fra è stata assalita dal solito dilemma: e ora cosa prepari? Ho aperto il cassetto del freezer e mi son subito balzati agli occhi dei gamberi surgelati, poi dato che in frigo c'erano degli zucchini (o si dice zucchine?) ho pensato di cucinare una bella pasta con gamberi e zucchine, un abbinamento che trovo sempre molto azzeccato!

il titolo del post è già di per se la ricetta ma mi andava di prendere un po' in giro i nomi dei piatti nei ristoranti che cercano di tirarsela... scrivendo un nome del piatto per cui ci vuol più tempo a leggerlo che mangiarlo, ad esempio la carne impanata magari la mettono come: taglio di bovino selvaggio vestita con sottile crosta del frutto del frumento panificato e grattato legato con il rosso e bianco della perla prodotta nell'aia dalle pennute amiche del crestuto gallo :-)

Il piatto è riuscito perfettamente e la cognata col suo ragazzo hanno molto gradito il sapore delicato e leggero per questa pasta un po' estiva.

Ingredienti (x 4 persone)


320 grammi di spaghetti
600 grammi di gamberi
2 grossi zucchini
1 spicchio d'aglio fresco
Olio extra vergine di oliva
mezzo bicchiere di vino bianco
un bicchierino di whisky
sale & pepe

Scongelare i gamberi, tenerne da parte una dozzina, e sgusciare i rimanenti, quindi tritarli con un coltello su di un tagliere.
Lavare gli zucchini e tagliarlo a brunoise (piccoli cubetti), scaldare 4 cucchiai d'olio con lo spicchio d'aglio, aggiungere quindi i gamberi interi, cuocere per alcuni minuti e levare i gamberi mettendoli da parte. aggiungere in padella tre quarti dei cubetti di zucchini e cuocere per cinque minuti a fiamma bassa, bagnare col vino e far svaporare.
A questo punto aggiungere la polpa di gamberi, due pizzichi di sale e una spolverata di( sale) ops come mi ha fatto notare Lei di Vi dichiaro marito e moglie la spolverata deve essere di pepe!, cuocere per alcuni minuti, aggiungere il bicchierino di whisky e cuocere per altri due minuti.

Preparare la pasta in abbondante acqua salata, scolare gli spaghetti e saltarli nella padella aggiungendo anche i rimanenti zucchini e la dozzina di gamberi.

servire ovviamente in piatti piani e buon appetito.

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31 mag 2007

La frittura di acciughe (alici) de la piccola casa - il club del wok

Questa ricetta l’abbiamo preparata a due mani, domenica, ma riesco solo ora a postarla, nella piccola casa esistono due visioni sul tipico pesce da frittura genovese le sardine e le acciughe (sarde e alici). La fra preferisce le acciughe perché meno grasse e con gusto più deciso, io invece preferisco le sarde, perché più ricche di grassi buoni (omega 3) e con un gusto più armonioso. Normalmente vince la Fra… così sabato insieme all’orata gigante ho comprato un po’ di acciughe del mar ligure e domenica a pranzo le abbiamo preparate.

Come panatura ho preferito la semplice farina, invece che il pan grattato, per non coprirne toppo il gusto, e devo dire che il risultato per questo piatto tipico della nostra tradizione è stato ottimo. La preparazione è molto semplice anche se un po’ lunghetta in quanto bisogna pulire le acciughe, poi passarle nell’uovo e nella farina prima di friggerle velocemente. Per la prossima volta invece mi son ripromesso di sperimentare qualche farina diversa tipo granturco (polenta) o addirittura riso …

È un piatto che va bene tutto l’anno, e se ve ne avanzano fritte, normalmente la tradizione genovese è quella di prepararle alla giada o carpione dir si voglia.

Ingredienti (x 2 persone):

400 gr di acciughe

300 gr di farina bianca

2 uova

Sale

Olio extra vergine di oliva (quasi una bottiglia).

Pulire le acciughe staccando prima la testa e poi aprendolo a libretto per levare interiora e lisca. Farle scolare in un colino. IN una piatto aprire due uova fresche e stendere la farina in un piatto abbastanza ampio, o ancor meglio un tagliere. Aggiungere 3 pizzichi di sale all’uovo e sbattere miscelando il rosso col bianco.

Passare le acciughe ad una ad una prima nel uovo sbattuto e poi nella farina.

In una padella, o ancor meglio in un wok, versare abbondante olio di oliva, accendere la fiamma e quando l’olio è ben caldo friggere le acciughe per alcuni minuti (no troppo perché se no si seccano troppo).

Per evitare la formazione di grumi di farina che creerebbero pastoni nell’olio, friggere poche acciughe alla volta, levarle poi con una schiumarola e farle asciugare su carta da pane o al limite sulla carta del rotolo da cucina (meglio senza disegni e colori … non si sa mai …).

Eventualmente salare e servire in tavola.

Buona frittura a tutte e tutti da la piccola casa :-D


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29 mag 2007

la ricetta dei ghiaccioli al limone e limoncello



Prepararmi i ghiaccioli in casa è sempre stato un chiodo fisso il pensiero: come fare i ghiaccioli?, e credo lo sia stato per molti della mia generazione, ma non ero riuscito ad andare oltre dei cubetti di ghiaccio alla menta con stuzzicadenti a mo di stecco… Per questo ho subito preso questi stampi per ghiaccioli quando li ho trovati da Ikea l’estate scorsa, dopo una serie di esperimenti alcuni ottimamente riusciti ed altri meno, come ad esempio il ghiacciolo al negroni …. non si era congelato a causa del troppo alcool presente.

Una delle ricette che mi è venuta meglio è quella che ho preparato domenica sera, un ghiacciolo al limone con limoncello, mentre in freezer stanno già congelando quelli al succo di mela e kiwi che preparato ieri sera (presto pubblico la ricetta anche di questi).

La preparazione è molto semplice, e se non vi va il limoncello potete tranquillamente eliminarlo, magari aggiungendo un cucchiaino di zucchero al suo posto.

Sono ovviamente l’ideale d’estate (anche se ieri la temperatura qui è calata di 15 gradi buoni) e dissetanti, ma soprattutto contengono solo acqua e frutta e nessun tipo di conservante, addensante vario.

Quindi ecco qua di seguito la ricetta del ghiacciolo al limone e limoncello.
Vorrei porre però un quesito perché fare stampi da 7 e non 6?

Ingredienti (x 7 ghiaccioli)
7 grossi limoni non trattati
1 bicchierino di limoncello fatto in casa
4 o 5 cucchiai di zucchero.

Spremere i limoni e versarsene il succo in un contenitore graduato da litro, grattare la buccia di due limone (è importante che siano non trattati) dentro il succo , aggiungere il limoncello e lo zucchero, mescolare quindi il tutto, eventualmente aggiungere ancora un po’ di zucchero se il succo sembra troppo aspro. Il liquido dovrebbe aver raggiunto circa 700 ml (o 7 dl o 70 cl o 700 cc), eventualmente aggiungere acqua sino a questo volume.

Riempire quindi gli stampini, inserire gli stecchi di plastica fornito in dotazione con gli stampi e sistemare in freezer sinché non saranno completamente ghiacciati.
Ovviamente appena torna il PC a casa dall’ospedale dei Chip pubblico la foto.

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28 mag 2007

Un piccolo segreto degli abitanti de la piccola casa: ballare sui tavoli con la BubuBand al BullDog

Vi svelo oggi un piccolo segreto de la piccola casa: ogni primo sabato del mese io e la fra migriamo in quel del BullDog Pub a Serraricò. E un appuntamento ormai fisso da anni, perché da anni al Bulldog tutti i primi sabati del mese suona il complesso dove canta un mio amico, la BubuBand! si autodefinisce il peggior gruppo della storia! ma vi assicuro che non è così anzi... Suonano generalmente musica anni 70, 80, 90 in maniera divertente coinvolgendo particolarmente il pubblico, sia sotto che sopra il palco.
La particolarità del locale è che quando suona la bububand, dopo poche canzoni la gente salta sui tavoli di legno e incomincia a ballare li sopra. E' per cui un classico invitare gli amici dicendo: vieni a ballare sui tavoli sabato? c'è la Bubu...



Nel video eseguono Born to be alive che spesso mixano con Born tu be abramo di Elio...
quindi se sabato 2 giugno siete dalle parti di Genova, fato un salto al bulldog e guardate i tavoli, su qualcuno ci troverete la piccola casa con tutti i suoi amici frequentatori.

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La ricetta del pesce al sale: Orata al forno in crosta di sale e timo


Devo essere stato colpito da una crisi di masochismo acuto perché Sabato, nonostante la temperatura a Sestri Ponente fosse prossima a quella raggiunta dalla fusione nucleare all'interno del sole, ho deliberatamente deciso di accendere il forno! Era un po’ che non preparavo un pesce in crosta di sale (tipo questa palamita o questa cernia), e la Fra lo voleva mangiare, così ho innalzato la temperatura de la piccola casa a valori simili a quelli del deserto della Namibia alle 13.00
Battute a parte, dal mio pescivendolo di fiducia, ho trovato una bella orata gigante pescata in mare e non di allevamento, che ho preparato in crosta di sale al forno. È un tipo di cottura particolarmente salutare in quanto non aggiungendo condimenti grassi permette di lasciare il pesce molto leggero, inoltre la crosta di sale fa si che il pesce venga cotto “col suo vapore”.
Per rendere un po’ più mediterranea questa orata, ho aggiunto del timo al sale, e nella pancia del pesce un ramoscello di rosmarino, un foglia di alloro e alcune fettine di limone (danno un tocco fresco alla preparazione.)
Cotto in questo modo il pesce è rimasto leggero ma gustoso, e visto le dimensioni… ha risolto il problema del pranzo e della cena.
Ecco quindi la ricetta della orata al forno in crosta di sale.

Ingredienti (x 4 persone)

1 orata di circa 1 kg (anche più)
2 Kg di sale grosso marino
1 manciata di timo
1 limone non trattato, di cui metà a fettine
1 ramoscello di rosmarino
1 foglia di alloro

In una boule (grossa ciotola) mescolare il sale grosso e il timo, stendere quindi su una leccarda uno strato di sale grosso mescolato col timo, vi consiglio di mettere un foglio di carta da forno sotto il sale, sarà più semplice pulire il tutto.
Nella pancia dell’orata (me la son fatta pulire in pescheria) inserire il ramoscello di rosmarino, la foglia di alloro e le fettine di mezzo limone. Stendere quindi il pesce sullo strato di sale e ricoprirlo completamente con il sale rimanente. Spremere il mezzo limone e farlo cadere goccia a goccia sullo strato superiore del sale. Aiuterà la formazione della crosta e darà profumo.
Infornare in forno caldo a circa 180 gradi per mezz’ora, il tempo dipende dalle dimensione e dallo spessore del pesce. Al termine della cottura rompere la strato superiore della crosta aiutandosi con un cucchiaio quindi  servire al centro dei piatti.

Ho accompagnato il tutto con un ottimo Grattamacco Bianco, un vermentino della zona di Bolgheri, consigliatomi dal mio vinotecaro di fiducia.

PS: se ti interessa qualche altra ricetta a base di pesce clicca qui!

25 mag 2007

Spiedini di manzo adulto e tacchino marinati con alloro, rosmarino e salvia

Dopo alcuni giorni dal dramma accaduto al mio laptop, torno a postare alcune delle ricette preparate nel frattempo, anche se il Pavillion è andato all’ospedale dei computer, nella piccola casa si continua ovviamente a mangiare …
Questa ricetta semplice e gustosa l’abbiamo preparata domenica scorsa, avremmo voluto usare il barbecue ma alla fine abbiamo ripiegato su una griglia elettrica, il risultato è stato ottimo e gli spiedini sono stati divorati da tutti gli astanti (mio fratello, mia cognata e mia nipote).
Ho utilizzato della carne di manzo adulto perché penso sia più gustosa e più nutriente, è da un po’ di tempo che ormai non compro più Vitello per lo stesso motivo. Per rendere meno grassi gli spiedino ho sostituito la salsiccia con del petto di tacchino e ho marinato il tutto. In questo modo son venuti più leggeri e le erbe aromatiche hanno dato un tocco e un sapore particolare al tutto.
Per tritate le erbe utilizzato il robot elettrico, anche se forse sarebbe meglio utilizzare una mezza luna oppure il coltello, comunque risparmiare un po’ di tempo fa sempre comodo ….

Ingredienti (x 20 spiedini)
700 gr di Manzo adulto, va bene un pezzo da arrosto tipo girello.
500 gr di petto di tacchino
1 peperone rosso
2 o 3 zucchini
4 ramoscelli di rosmarino
6 foglie di alloro
Un ramoscello di salvia
Olio extra vergine di oliva
Sale grosso e pepe
Vino bianco (va bene Chardonnay)
Bacche di ginepro
1 limone spremuto
Tagliare la carne a pezzi tipo spezzatino, lavare il peperone e tagliarlo a rettangoli della stessa dimensione della carne. Lavare gli zucchini e tagliarli a rondelle abbastanza spesse. Infilzare quindi la carne e le verdure negli spiedini alternandole.
Lavare le erbe aromatiche, separare le foglioline dal ramoscello di rosmarino, per farlo potete prendere il rosmarino sulla punta, e mentre lo tenete con la mando sinistra muovete verso la base l’indice e il pollice. Le foglioline si staccheranno velocemente, sistemare le foglie di alloro, salvia e rosmarino nel robot e frullare per qualche istante. Versare quindi le foglie tritate in una ciotola, aggiungere olio extra vergine di oliva, due o tre prese di sale grosso, il succo del limone e il bicchiere di vino bianco, emulsionare quindi il tutto con un cucchiaio.
Sistemare quindi tutti gli spiedini ottenuti in una fiamanghilla abbastanza capiente, versarci quindi sopra la marinatura precedentemente preparata, spolverare con un po’ di pepe a piacere e coprire con carta trasparente. Lasciare quindi marinare per alcune ore in frigorifero, girandoli di lato ogni tanto per meglio far assorbire la marinatura .
Cuocere quindi gli spiedini sulla griglia bene calda, il tempo di cottura varia in base allo spessore della carne, comunque è preferibile lasciarli un po’ indietro di cottura rispetto a troppo cotti.
Buon appetito con questi spiedini di carne marinati con le erbe.
Appena il pc ritorna a casa, pubblico la foto!

aggiornamento: ecco la foto

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23 mag 2007

Recuperati i dati torno a postare grazie a Mandriva!!

Evviva sono riuscita a salvare i dati dall'hard disk del computer portatile che stasera si ricovererà al grande ospedale dei pc. Perdere i dati, soprattutto le oltre 4000 mila diapositive che pazientemente avevo scansionato era la paura più grossa.

Ieri sera inoltre sono riuscito a recuperare un vecchio portatile DELL, e così per poter tornare ad utilizzare Internet, ho deciso di installarsi su l'ultima versione della distribuzione Linux Mandriva, la 2007 Spring, un ottima distribuzione adatta anche a chi conosce solo Windows, molto bella graficamente e soprattutto molto prestante.

E così eccomi finalmente online, pronto a postare nuove ricette, ance se per il momento non posso aggiungere le foto in quanto portatile non ha il lettore di schede, sono comunque tutte nella memoria della scheda sulla mia nuova Nikkon D80, e quando torno il computer malato le aggiungo sicuramente.

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21 mag 2007

Argh!!! il computer non parte più! si accende ma rimane tutto nero...

Sabato pomeriggio drammatico, accendo il computer portatile ed ecco li la drammatica sorpresa, rimane tutto buio, il pc è in coma , ovvero si accendono i vari led ma lo schermo rimane nero, nessun segno di vita, neanche da bios... a dire il vero non fa neanche il post... mi sa che si è proprio corrotto il BIOS.

il primo pensiero è a tutti i dati... devo farne un backup prima di mandarlo al centro di assistenza... anzi farò un export. IL problema è che sono si riuscito a trovare un vecchio portatile per navigare su internet, ma da quel pc non posso caricare le foto! MI sa proprio che le prossime ricette non saranno corredate di foto, comunque le scatto e appena ritorna il pc dall'ospedale dei computer le carico nei post.
Speriamo bene....

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18 mag 2007

Il club del wok semplice: taccole saltate con pomodori ramati

Il club del wok semplice…. Ho aggiunto quest’ultima parola, semplice, perché penso che il wok si possa usare anche per ricette molto semplici, non solo ottime ricette orientali o fusion, ma anche per semplificare e rendere più agevoli normali operazioni in cucina, specialmente le cotture di alcuni ingredienti ingombranti che sarebbe piuttosto difficile gestire in padella. È proprio il caso delle Taccole, queste specie di fagiolini schiacciati e piuttosto grandi (in alcune zone son per l’appunto chiamate fagiolini mangia tutto).

Dopo i primi esperimenti di cottura in padella, da alcuni anni mi son convertito a prepararle nel Wok, e devo dire che ci guadagna sia il gusto che la pulizia della cucina….

In questa versione, che è quella eseguo più spesso, le faccio saltare semplicemente per una dieci – quindici minuti con dei pomodori e un po’ d’olio, rimangono belle croccanti e molto gustose, in base alla quantità nel piatto… possono essere viste come un contorno o ancor meglio come un secondo gustoso vegetariano…

Ingredienti (x 4 persone)

600 g di taccole
4 pomodori rossi ramati
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 spiccio d’aglio fresco
1 bicchierino di vino bianco
Sale & Pepe

Spuntare le taccole come si fa per i fagiolini e lavarle, lavare i pomodori e tagliarli a brunoise (in pratica a cubetti), tagliare quindi a metà le taccole e cuocerle nel wok, con fiamma media insieme a due cucchiai d’olio e un spicchio d’aglio fresco per 5 minuti con il coperchio e girando spesso, aggiungere quindi i cubetti (la brunoise) di pomodoro e il bicchierino di vino bianco secco, salare e pepare, cuocere quindi con coperchio per altri 5 minuti girando spesso per non far attaccare, levare il coperchio e far saltare per asciugare a fuoco un po’ più alto per un paio di minuti in modo da lasciare croccanti le taccole.

Servire caldo al centro del piatto e buon appetito!

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