23 nov 2007

Elogio a Genova aka Zena - Genova vista da noi Genovesi , il testo completo!

Girando per la rete ho trovato sul blog di ricir il link ad uno scritto di Giammauro Gargiulo sulla mia Genova, lo scritto è molto bello e descrive realisticamente e poeticamente Genova e noi Genovesi, ho pensato che fosse bello condividerlo per capirci un po' di più! Ecco quindi il testo di GianMauro intitolata Elogio a Genova

Aggiornamento del 2 dicembre:
ho ricevuto direttamente da GiaMauro Gargiulo il testo completo di questo suo elogio! ripubblico quindi il testo nella versione integrale:

Genova è… l’aperitivo al Monumento, con la faccia abbronzata e l’espressione rilassata, dopo una giornata passata in spiaggia, con le infradito e i pantaloni di tela, una birra in mano con il sole che accarezza lo specchio di mare di Garibaldi davanti a noi e che poi lentamente scompare dietro i monti.
Alla fine incontri sempre qualcuno che conosci, anche quando proprio non vorresti vedere nessuno. A volte è persino quasi impossibile riuscire a raggiungere il bar ed altre volte invece aspetti che si faccia sera, seduto sul muretto sempre, settimana dopo settimana, nello stesso posto.

Genova è… noi abitudinari, con i nostri punti fermi, un po’ chiusi, un po’ introversi, un po’ diffidenti…
Non ci apriamo subito con chi non conosciamo, guardiamo a volte con sospetto chi arriva in mezzo a noi e non perché temiamo qualcosa ma forse perché amiamo le nostre certezze e tutto ciò che non conosciamo, almeno un po’, almeno all’inizio, ci intimidisce.
E rispettiamo gli spazi degli altri, non amiamo entrare a forza…

Genova è… il vittimismo, abbiamo sempre la certezza di essere in credito con la sorte, di aver subito un torto, di aver ottenuto meno di quanto pensiamo di meritare.

Genova è… noi con gli scooter, sempre, con qualunque tempo… quando piove, nelle nostre cerate gialle, impavidi tra gli spruzzi sollevati dagli autobus e le luci delle macchine in coda.
Ci infiliamo negli spazi, nelle piccole strettoie degli ingorghi ed arriviamo sempre là davanti, per primi al semaforo.
Vento, traffico, sole o pioggia, sappiamo che in un quarto d’ora arriveremo…
Non sempre rispettiamo le regole della strada, ma in fondo esiste un codice non scritto per quelli in moto, è concesso andare nelle corsie preferenziali degli autobus, superare a destra, posteggiare tra gli alberi e le macchine.
E quando siamo in scooter odiamo quelli in macchina che creano solo casino…

Genova è…la città che quando piove si paralizza… le macchine in seconda ed in terza fila delle mamme e dei papà davanti alle scuole, gli ingorghi del venerdì alle sei senza poi alcun reale motivo.
Le strade strette e ripide in cui guidiamo con disinvoltura, ci incrociamo a pochi millimetri con altre macchine senza il timore di toccarci e spesso senza neppure rallentare, come se ormai il nostro occhio fosse il più preciso degli ingegneri.
Con la patente presa qui possiamo non avere timore di guidare in nessun altro posto.
Noi che quando siamo in macchina odiamo quelli in scooter che si prendono precedenze che non hanno e si infilano in spazi troppo stretti per non essere guardati con sospetto…

Genova è… la focaccia calda, profumata, mangiata alle 4 del mattino dopo una notte fuori, oppure all’intervallo a scuola o sugli scogli quando la scuola decidi invece di saltarla… a casa a colazione il sabato mattina nel caffè-latte, o quella con la cipolla a pranzo, magari in spiaggia d’estate e solo i milanesi dicono sia pesante…

Genova è… la passeggiata di Nervi, bella, bellissima… le sue ringhiere azzurre, le panchine e le onde sugli scogli, incontri gente che corre, famiglie con il passeggino, fidanzati mano nella mano ed anziani che leggono il giornale, senegalesi che vendono originalissime imitazioni di borse ed occhiali firmati.
Puoi vedere tutta la costa ed in quegli scogli là sotto, il mare, è particolarmente blu.
Un angolo di paradiso che ci rilassa, ci rasserena, magari anche un venerdì sera in cui non si è fatto niente ed in cui ci si ritrova con gli amici a parlare, su una di quelle panchine…
E poi il roseto, che ci rende orgogliosi agli occhi di chi viene da fuori come se, almeno in parte, l’avessimo creato anche noi.

Genova è… Piazza delle Erbe ed i Carruggi, che non sono piccoli, stretti ed umidi, ma vivi, che hanno la storia della città tra le pietre, che portano il profumo delle antiche trattorie e del pesto fresco, che ci regalano un po’ di respiro nelle calde serate estive e che ci riparano dal vento in inverno.
Luogo non stabilito di ritrovo di tutti.

Genova è… bellissima anche d’inverno, quando le immagini in televisione mostrano la nebbia e la neve e noi ci affacciamo alla finestra e con il termometro a 8 gradi pensiamo -”Freddo stamattina!”- ed un sole soltanto un po’ più pallido di quello primaverile ci fa ritrovare in spiaggia, con il maglione e la crema solare…

Genova è… la Corsica vista nelle giornate più limpide…

Genova è… la Lanterna, insignificante agli occhi distratti dello straniero, splendida ed imponente ai nostri, che sempre la cercano guardando il porto.

Genova è… la sopraelevata, antiestetica per alcuni, scomoda e da tirare giù per altri… ma quando torniamo dopo giorni passati fuori, lei è lì ad accoglierci, come se ci stendesse il suo tappeto e ci introducesse di nuovo nella nostra vita ed è come se ci parlasse, mostrandoci i traghetti della Tirrenia, le navi della Costa, l‘Expò ed il Bigo e dall’altra parte, quasi un altro angolo di mondo, i palazzi sulle alture, Principe, il Miramare, Sottoripa, via Gramsci e via Prè…

Genova è… un derby perenne, nelle parole, nei bar, nei campetti e nell’orgoglio di mostrare i propri colori, le sciarpe di lana d’inverno, le magliette d’estate, gli adesivi sui caschi ed una volta i bollini sulle targhe.
Il nervoso, la rabbia tra “cugini”, la gioia per le loro sconfitte e poi, i migliori amici, che sono sempre di fedi opposte…

Genova è… un’emozione quelle rare volte in cui cade la neve… il Monte Fasce che non sembra più nemmeno lui, le spiagge degli stabilimenti di Corso Italia imbiancate ed i bambini e forse ancor di più gli adulti che giocano come fossero in montagna…

Genova è… Bogliasco, Pieve e Sori… dove si conoscono tutti e puoi ancora trovare il piccolo Alimentari ed il Droghiere…

Genova è… il piacere delle trattorie, i tavoli di legno e le brocche di vino della casa, Traso e Sussisa, le trofie al pesto ed i pansoti al sugo di noce, i menù su semplici fogli di carta e la soddisfazione sul viso quando esci…

Genova è… le focaccette al formaggio in passeggiata a Recco, quella focaccia che tutta l’Italia ha provato ad imitare…

Genova è… i sabati pomeriggio in Via XX, i ragazzi tirati che fanno le vasche… i negozi di Via San Luca, via Luccoli, Piazza Soziglia e Piazza Banchi, e quelli un po’ più snob di Galleria Mazzini e via XXV Aprile…
Genova è… la Cattedrale di San Lorenzo e quella bomba caduta inesplosa nella Seconda Guerra che ancora puoi ammirare e toccare con superstizione e timore all’interno…

Genova è… i sensi delle strade cambiati ogni sei mesi, le buche nell’asfalto coperte solo dopo che è caduto qualcuno, i perenni lavori e le pezze messe a coprire ancora più pericolose dei buchi.

Genova è… la Madonna della Guardia, a cui tutti, almeno una volta, abbiamo giurato di andare a piedi se quella certa cosa…

Genova è… il Righi di sera, dentro la macchina a cercare un po’ di intimità…

Genova è… troppo stretta per le nostre ambizioni, troppo antica, siamo contenti di poter andare via appena possibile ma già al di là dei Giovi ci sentiamo smarriti, come se ci avessero tolto di notte, all’improvviso, la nostra calda e sicura coperta, ci manca il mare, ci manca la sua riservatezza e non vediamo l’ora di poter tornare.

Genova è… il dialetto che ormai in pochissimi parlano… ma che quasi tutti capiscono.

Genova è… l’Aurelia con il sole in faccia, i riflessi del mare, le barche a vela, gli alberi fioriti e la serenità negli occhi.

Genova è… non è vero che siamo tirchi e non sopportiamo quando la gente ci identifica con questo luogo comune…a volte, siamo solo un po’ più oculati nelle spese…

Genova è… il Cristo degli abissi e le gite in barca, Portofino e Camogli, ancora più belle se viste dal largo.

Genova è… la città di Colombo e non importa se di qui se ne è andato e molti lo considerano più spagnolo… noi abbiamo la sua casa e che non si dica che non è autentica!

Genova è… la pausa pranzo fatta al mare, con il costume sotto la giacca e la cravatta.

Genova è… la fiera di Sant’Agata, i banchetti di Brignole a Natale, i fuochi di San Giovanni il 24 giugno e quelli di Recco…

Genova è… i suoi fortini, le passeggiate sui monti, le sagre dell’entroterra, le fave ed il salame di Sant’Olcese.

Genova è… il mare visto dalla mia finestra…
 

7 commenti:

Anonimo ha detto...

sai, a me piace tanto Genova... mi sono sempre chiesta perchè e mai me lo sono spiegata più di tanto... un po' perchè è tutta diversa dalla mia immobile città rinscimentale, un porto, le case ovunque...
spesso ho pensato che ci potrei vivere...

Valentina ha detto...

Anche io la amo, mi piace molto e trovo che col tempo in alcuni suoi aspetti sia migliorata.
O forse sono io che sono cambiata , quando l'ho vista la prima volta ero troppo piccola per capire, poi da adulta ne ho colto altre faccie.Bel brano, me la fa amare ancora di più.
a presto

Liùk ha detto...

con quella faccia un po` cosi' quell'espressione un po' cosi` che abbiamo noi prima di andare a Genova e ben sicuri mai non siamo che quel posto dove andiamo c'inghiotte non torniamo piu`

noname ha detto...

bella la tua descrizione di genova non la conosco molto bene come non conosco la famosa focaccia ma sicuramente se verrò un giorno vorrei avere una guida come te ,uno che coglie tutte le emozioni che la sua città può offrire ......e sopratutto sà trasmetterle

jamnove ha detto...

Ciao! Grazie x aver riproposto questo mio scritto su Genova.. Non so per scelta perchè era troppo lungo o se l'hai trovato così, ma ce n'è ancora un'altra parte.. Se vuoi lo posso spedire nella sua versione integrale..
Ciao, Giammauro

Massimiliano Fattorini ha detto...

Jamnove grazie a te che lo hai scritto! e complimenti per quello che hai scritto.

quello che ho pubblicato è quello che avevo trovato, se vuoi mandarmi il pezzo che manca sarò felice di leggerlo e pubblicarlo.

k ha detto...

E' vero max, è proprio azzeccatissimo. E poi, più invecchio più mi piace la mia città, e credo che in italia non vorrei vivere da nessuna altra parte. Grazie max, per averlo pubblicato, e grazie a Giammauro per averlo scritto!

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