21 mar 2007

sarde o sardine impanate e fritte al profumo di timo

Come qualsiasi Genovese che si rispetti sia io che la Fra, adoriamo i due principali pesciolini azzurri: le acciughe (o alici) e le sardine (sarde dir si voglia). Le prepariamo in una marea i modi marinate, al verde, ripiene, con i funghi, …. Ma un o dei modi principi e preferiti dai Genovesi è friggere le ancioe (acciughe) e le sardenhe (sardine).

La maggior parte delle persone normalmente prepara le acciughe fritte e poco le sardine, ma tra questi due pesci dovrebbe essere preferibile proprio la sardina in quanto ha contenuto maggiore in grassi omega 3 e quindi fa più bene al sistema cardiocircolatorio, inoltre proprio questa maggiore concentrazione di grassi la rende “meno forte” rispetto alla acciuga. Senza considerare la differenza di prezzo… la sardina difficilmente supera (ad oggi 22 marzo) i 3.5 euro al chilo… e da buon genovese….

Rispetto alla preparazione tradizionale ho variato la ricetta aggiungendo del timo; mi piace il suo profumo, mi ricorda le colline della mia regione, provate a fare un giro nella tarda primavere nel parco di Portofino o lungo le Cinque Terre, verrete avvolti dai profumi di tutte queste erbe aromatiche che li crescono ancora spontanee. La impanatura inoltre protegge leggermente le foglioline di timo dall’olio bollente.

Il risulta è veramente piacevole, croccante e morbido allo stesso tempo ed inoltre il profumo di timo esalta il gusto saporito della sardina. Mangiatele calde appena fritte, ma se volete anche fredde sono ottime, magari come accompagnamento di un buon cocktail, si può quasi dire che la sardina fritta è l’antesignana del fingefood!

Ingredienti: (x 4 persone)

800g di sardine fresche
200 g di pane grattato (fatelo voi o compratelo dal fornaio, non al super mercato)
150 g di farina
Olio di semi di arachidi, o di girasole, o di mais
3 uova
sale

Pulire le sardine levando la testa, aprendole a libretto ed eventualmente eliminandone la lisca centrale, risciacquarle quindi sotto l’acqua del rubinetto.

In una ciottola miscelare il pan grattato con una bella manciata di foglie di timo, in un piatto rompere e sbattere le tre uova. Versare quindi la farina in un piatto grande o su di un tagliere.

Passare le sardine nella farina, poi nel uovo sbattuto ed infine nel pan grattato mischiato col timo.

Cuocere in abbondante olio di semi ben caldo (buttate un pezzettino di pane, dovete sentirlo sfrigolare…). Cuocere per alcuni minuti soltanto. Appena saranno dorate sistemarle via via su di un piatto con carta assorbente per asciugarle dall’olio in eccesso, l’ideale sarebbe la vecchia carta del pane, ma anche il rotolone asciuga tutto va bene. Salare e buon appetito!

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11 commenti:

Saffron ha detto...

con questa ricetta mi hai proprio conquistata! io vado pazza per sarde e sardine!

scrittricexcaso ha detto...

ciao mi piace sempre leggere ricette nuove di cucina anche io mi diletto appena posso con la cucina in particolare la toscana eredità della nonna...sono la felicità degli amici...

aroti ha detto...

non voglio fare la pursita, ma non sarebbe meglio l'olio di oliva per friggere??

buona domenica

Massimiliano Fattorini ha detto...

ciao ape, noi spesso non utilizziamo l'olio di oliva per friggere in quanto lascia un po' troppo gusto al fritto, mentre quello di semi è un po' più neutro.

graziella ha detto...

" Sardee"???
Caro tu mi provochi?
Parli a me di sardine???
Che bontà! Poi per il prezzo che hanno è un delitto lasciarle sul banco dei pescivendolo!

Profumo di Sicilia ha detto...

maaaaaaaaaaaaaaa
cosa vedono i miei poveri occhietti..... io adoro alici e sarde anche perchè da buona siciliana fanno parde integrande a 360° della nostra cucina!!!!!
buonissimeeeeeeeee
baci lalla

Gloricetta ha detto...

Caro Max, queste sardine sono una tentazione davvero irresistibile. Con il profmo di timo poi...Io nel fritto di pesce panato a volte ho triturato anche poco rosmarino...appena trovo delle belle sarde copio 'sta meraviglia. Glò

k ha detto...

Wow, un food blogger genovese come me! In realtà sono io la "matricola", ma vi sto scoprendo a poco a poco e tutti con blog davvero gustosi!. Ottime queste sarde.
ciao
k

Massimiliano Fattorini ha detto...

eccomi a rispondere:

x graziella hai ragione sono veramente una bonta. e soprattutto, da buon genovese, visto il prezzo che hanno...

x lalla: le sarde siciliane mi ricordano quando durante le varie trasferte (all'epoca lavoravo per Ericsson) a palermo, mondello, sferracavallo andavo ad abboffarmi di pesce, e uno dei piatti era la pasta con le sarde...

x Gloricetta: non ho mai provato ad utilizzare il rosmarino nel pan grattato, mi hai dato una buona idea grazie.

x k: ben arrivata e in bocca al lupo per il blog e ...w genova :-) lo sai di slow fish 2007?

aroti ha detto...

sì però è più genuino..

Unknown ha detto...

io le ho fatte col rosmarino invece che timo....CMQ BUONISSIMEEEEE!
:-)

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