9 gen 2008

Alici in carpione o acciughe alla giada - nella lapiccolacasa non avanza mai niente!

Alcuni giorni or sono, sabato per la precisione, abbiamo preparato delle ottimi acciughe (o alici? Non ho mai capito come si deve dire) fritte, visto che erano avanzate un po’ ho pensato di destinarle a qualcosa di diverso, invece che mangiarle alla sera riscaldandole, ho recuperato il vecchio metodo di mia nonna, lei le chiamava alla Giada, in pratica le ho fatte marinare per più di un giorno nel carpione (o come si chiama?).


L'utilizzo di aceti aromatizzati o di spezie forti è sempre stato un sistema per consumare cibi andati un po' avanti nel tempo. I loro profumi e sapori servivano a coprire gli odori e gli aromi (se così si possono chiamare) dovuti alla decomposizione, è così che è nato il carpione, per lo stesso motivo mia nonna lo preparava; quando nel mar ligure passavano banchi di acciughe, per ovvi motivi il loro prezzo calava, quindi se ne prendevano grosse quantità, e quindi avanzavano ... mia nonna, che dopo la guerra aveva lavorato come cuoca in una trattoria, con le acciughe avanzate preparate degli ottimi piatti tra queste alici alla giada come le chiamava lei.

Oggi per alcune persone questo problema non sussiste più, anzi abbiamo trasformato queste ricette in prelibatezze, così le ho preparare la sera stessa, cercando di immaginare la ricetta di mia nonna e le ho preparate, le ho lasciate più di un giorno a marinare e quando le ho assaggiate è stato un viaggio nel tempo, la riscoperta di sapori quasi dimenticati. Insomma un 'ottimo antipasto, un buon modo di riciclare una frittura un po' abbondante, al posto delle alici potete metterci qualsiasi altro fritto e il risultate, molto probabilmente sarà ottimo.


Ecco quindi questa ricetta per le acciughe alla giada e alici in carpione dir si voglia, se non sbaglio alcuni le chiamano anche in escapece, ma non ne son sicuro.

Ingredienti

400 gr di acciughe fritte

3 scalogni

un bicchiere di aceto di vino rosso

un bicchiere di acqua

un cucchiaio di pistacchi tritati

1 foglia di alloro

un cucchiaino di timo

un cucchiaino di zucchero

una presa di sale

Tagliare gli scalogni a fettine non molto spesse (io preferisco tagliargli ad anelli credo siano più belli da vedere), quindi versare in un pentolino tutti gli ingredienti eccetto le acciughe, far sobollire sino a che non si sia ridotto della metà il volume del liquido. Nel frattempo sistemare le acciughe fritte in un contenitore di vetro, quindi coprirle con il carpione. Tappare il contenitore di vetro e lasciare marinare in frigo per almeno un giorno.

Buon appetito a tutte e tutto con questo ottimo carpione, e voi come lo preparate?


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12 commenti:

Anonimo ha detto...

ottima ricetta, ricorda un classico della cucina veneta le sarde in saor, ma la tua ricetta contemplando i pistacchi non solo dà un tocco di colore ,ma anche un modo chic per ripresentare una pietanza,m'intrigano le trsformazioni x fanno lavorare il cervello ed il naso buona giornata

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

Ciao, ottimo modo di recuperare le alici avanzate, e originale l'aggiunta dei pistacchi.
La "scapece" che tu citi è un po' diversa: aglio, olio extravergine, aceto e mentuccia.
Ci si fanno le zucchine tagliate a rondelle e fritte, ma va benissimo anche per recuperare il pesce fritto avanzto, così come il carpione.
:o)

Sara B ha detto...

che buono il pesce in carpione! chiamarlo "riciclo" è quasi un sacrilegio... brava :-)
saluti
S

Massimiliano Fattorini ha detto...

x caravaggio: grazie, ho usato i pistacchi perchè penso collaborino all'aroma agrodolce ed inoltre danno colore e un tocco croccante.

x i filubustieri: grazie per la precisazione, la proverò sicuro!

x salsadirapa: anche io penso che chiamarlo riciclo sia un sacrilegio, ma è nato in quel senso. una piccola correzione grammatica, dovresti scrivere bravo e non brava :-)

Sara B ha detto...

ops... sorry!
allora....

BRAVO :-))))))))))

Liùk ha detto...

abbiamo avuto questa grande fortuna avere grandi nonne......

Anonimo ha detto...

grande Max e buonissime le alici in carpione. Interessante anche su piccole cotolette(non costolette, insomma senza l'osso) alla milanese. Io faccio anche le zucchine così, ma invece di friggerle, le cuocio nel carpione abbondante con tanta salvia. Provale, ne vale la pena.Dimenticavo lo zucchero deve essere di canna. Ciao

Dolcetto ha detto...

Mio papà impazzirebbe per questa ricetta, adora le alici (nemmeno io so la differenza alici - acciughe) e soprattutto il pesce in carpione... Stampo la ricetta e glie la porto, chissà che per una volta non decida di mettersi ai fornelli...
Buon fine settimana!

k ha detto...

Io non friggo mai, non so nemmeno perché, perché poi il fritto ogni tanto lo mangio, e quindi mi perdo questa bontà, che invece prepara la mia mamma. Le chiedo la ricetta, così le confronto... In ogni caso, per un riciclo così, mi fai venir voglia di friggere!

Massimiliano Fattorini ha detto...

x salsadisapa: grazie!!!!

x liuk: hai ragione da vendere!!

x iomilanese: le proverò sicuramente, grazie per il consiglio

x dolcetto: se le prepara fammi sapere come son venute :-)

x k: puoi anche friggerle apposta per prepare questa ricetta.

Anonimo ha detto...

Le acciughe fritte difficilmente avanzano, ormai hanno un prezzo assurdo e se ne compra proprio il necessario!!! Sono proprio cambiati i tempi!!! Adoro però questa ricetta, io spesso ci faccio i tranci di nasello... però scusa tra gli ingredienti manca l'aglio... infatti anch'io pensavo fosse "pesce alla giadda" nel senso di Giada e ho invece recentemente scoperto che è pesce "all'aggiada" ovvero all'agliata!!! ;)

Mangio, bevo & te lo racconto ha detto...

Buongiorno Max! Le alici mi piacciono assai! Ti auguro una buona giornata

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